Sparare sulla Croce rossa (a volte) si può

Loading

 Ieri un capo militare del Cnt ha detto che gli insorti controllano ormai «la metà  di Sirte» e che «entro due giorni» («a Dio piacendo») anche la città  natia di Gheddafi sarà  «liberata». Non una parola sui civili. Silenzio assoluto anche della Nato e degli organismi dei diritti umani (invece così presenti, e giustamente, durante l’assedio di Misurata). Eppure i media internazionali in genere allineati con la Nato, per una volta dicono quasi la stessa cosa della tivù venezuelana Telesur. Per usare le parole della Cnn: «Le forze anti-Gheddafi impediscono alla Croce Rossa di rifornire di aiuti medici la città  di Sirte».

Il fatto è, in tutta evidenza, che gli insorti che assediano Sirte non vogliono che i convogli di aiuti della Croce rossa internazionale (Icrc) entrino nella città  e riforniscano l’ospedale Ibn Sina dove i pazienti muoiono per la mancanza di materiali di base (ossigeno, medicinali, perfino carburante per il generatore). Finora la Croce rossa è riuscita a entrare una sola volta, il primo ottobre.
Phil Black della Cnn ha descritto e filmato l’ultimo tentativo compiuto da due grossi camion con medicinali e alimenti, e alcune auto dell’Icrc. Dopo una lunga trattativa con l’ultimo check point, si sentono dire : «Non vi garantiamo nulla». Procedono comunque. Poco dopo, però, «sono circondati dal fuoco di armi pesanti. Non mirano direttamente ai camion, l’intento è di non farli entrare». La Cnn precisa che il fuoco non è giunto dai lealisti.
Anche la Reuters spiega che «le truppe del governo provvisorio hanno lanciato granate, sparato colpi d’artiglieria, oltre a una serie di colpi di mortaio, con l’ausilio di armi anti-aeree, proprio pochi momenti dopo che il convoglio aveva cominciato a muoversi. I mezzi del Cicr sono stati costretti a tornare indietro e ad allontanarsi da Sirte». Un comandante degli insorti, Ismail Al-Sosi, ha dato la colpa alle milizie pro-Gheddafi, ma il team dell’agenzia di stampa che ha assistito all’incidente ha detto di non aver visto lealisti aprire il fuoco dall’interno di Sirte. Ed ecco Al Jazeera, che scrive testualmente: «I combattenti del Cnt non sono contenti che la Icrc porti aiuti all’interno della città  invece di evacuare i feriti». Un crimine di guerra evidente su cui la Nato, da noi interpellata, non ha risposto.


Related Articles

LA FINE DI UN MONDO

Loading

Il secolo breve nella misurazione di Hobsbawm è compreso fra l’inizio e la fine della «rivoluzione» per eccellenza. La data di partenza è il 1917, l’Ottobre russo, e la data conclusiva il 1990, come media fra il 1989 di Tienanmen e del collasso del «socialismo reale» nell’Europa dell’est e il 1991 dell’ammainamento della bandiera rossa dalla torre più alta del Cremlino.

Con i peshmerga sulla linea del fronte «L’Isis ci attacca con le armi Usa»

Loading

Dopo la fuga dell’esercito iracheno, i jihadisti hanno catturato gipponi, artiglieria, munizioni sofisticate. «E sono passati da 30 mila a 100 mila»

Colombian activists deliver letter about killings of social leaders to the ICC

Loading

A group of around 20 Colombian activist collectives delivered a formal request to the International Criminal Court for it open a criminal investigation about the mass killings of social leaders in their country

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment