Telecom lancia la sfida a Fastweb parte l’offerta sulla fibra ottica

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ROMA – Arriva la fibra ottica di Telecom Italia in alcune decine di migliaia di appartamenti, per navigare su Internet a 100 Megabit: l’offerta è disponibile da qualche giorno, dopo mesi di indugi. Ed è già  polemica: costa il doppio di quella analoga di Fastweb. La quale però, secondo Telecom, «è su una vecchia tecnologia, di qualità  inferiore». Fatto sta che per la prima volta si è aperto il mercato italiano della banda larghissima: adesso sono due gli operatori a offrire Internet a 100 Megabit, basata su cavi in fibra ottica che entrano nelle case.
L’offerta Telecom Italia copre alcune aree di Milano, Roma, Torino e Bari. Quella di Fastweb è in queste città , più Genova, Bologna e Napoli, dove Telecom progetta comunque di arrivare a breve. Il motivo è che Agcom (Autorità  garante delle comunicazioni) a febbraio ha autorizzato Telecom a lanciare l’offerta 100 Megabit solo nelle città  già  raggiunte da Fastweb e per un massimo di 40 mila abbonati.
Le tariffe sono due: una ha solo Internet (75,63 euro al mese) e l’altra include chiamate illimitate (101,84 euro al mese). Telecom ha scelto quindi di lasciare sulla vecchia rete (in rame) le telefonate, «per una massima affidabilità  e compatibilità  con tutti i servizi di base». Con Fastweb invece l’utente naviga e chiama sulla stessa linea in fibra (la telefonata è quindi tramite Internet).
Telecom fa pagare i 100 Megabit più del doppio rispetto ai normali prezzi di un’Adsl a 20 Megabit. Fastweb invece aggiunge un sovrapprezzo di 10 euro al mese rispetto alla 20 Megabit e quindi è molto più economica di Telecom. «Ma Fastweb utilizza una vecchia tecnologia e così non sempre riesce a dare 100 Megabit effettivi», ha detto Oscar Cicchetti, direttore strategy di Telecom, al recente Internet Governance Forum di Trento. Fastweb smentisce quest’affermazione.
La battaglia tra i due operatori proseguirà  sul piano della copertura. Telecom aumenterà  quella all’interno delle sette città  dov’è stata già  autorizzata a lanciare l’offerta. Per esempio andrà  a coprire circa l’80 per cento degli appartamenti milanesi, tramite un accordo con il gruppo F2i-Metroweb.
Telecom ha già  coperto anche Catania e Venezia con questa tecnologia, ma per il veto di Agcom non può per ora lanciarvi l’offerta. La futura espansione del servizio dipende quindi da come si scioglierà  il nodo delle regole. Agcom dovrebbe decidere, entro fine mese, quali obblighi imporre a Telecom sulla nuova rete, nei confronti degli altri operatori. Una questione aperta, che spiega anche perché Telecom ha lanciato solo ora un’offerta autorizzata a febbraio. Fastweb raggiunge con la fibra due milioni di appartamenti, invece, e non ha piani di espansione. Lo sviluppo dei servizi a banda larghissima, in Italia, dipende quindi per ora solo da Telecom Italia e dai piani di Metroweb (controllata da F2i) che intende creare reti in alcune città  (tra cui Bergamo, Brescia, Genova o Piacenza).


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