Rifiuti, pace tra Clini e De Magistris “A Napoli non c’è un’emergenza”
NAPOLI -Corrado Clini arriva a Napoli. Fa una passeggiata in città , per vedere con i suoi occhi la situazione, e cambia idea: «Non c’è alcuna emergenza, l’invio dell’esercito non serve». Il ministro dell’Ambiente viene contestato dai disoccupati organizzati e dalle «Mamme vulcaniche» di Terzigno con slogan contro i termovalorizzatori e le discariche. Ma, dopo tre giorni di dichiarazioni di fuoco e di polemiche col sindaco un Luigi de Magistris sull’utilizzo dell’esercito, trova l’accordo con le istituzioni locali e sancisce che «non c’è emergenza a terra, il problema è il rischio sanzioni da parte di Bruxelles». Dopo tre ore di vertice in Prefettura (con de Magistris, il governatore Stefano Caldoro e il presidente della Provincia Luigi Cesaro) nasce una task force per rispondere al commissario europeo Janez Potocnik ed evitare la nuova procedura di infrazione.
Primo punto dell’accordo: il termovalorizzatore di Napoli Est non si farà , ma nella zona di Giugliano, a nord del capoluogo, nascerà un impianto destinato soprattutto allo smaltimento dei 6 milioni di ecoballe accumulate durante l’emergenza. È la principale garanzia che il tavolo intende dare alla Ue. Mentre la decisione del ‘98 di Berlusconi e Bertolaso di fare un termovalorizzatore a Napoli viene cancellata: «I protagonisti di quell’accordo non sono qui oggi», taglia corto Clini. Un risultato importante portato a casa dal sindaco de Magistris, che si è sempre opposto all’impianto in città . Anche se insorge subito il primo cittadino di Giugliano, Giovanni Pianese (Pdl), pronto alle barricate.
De Magistris (che in mattinata minaccia querele a chi infanga la città ) ottiene una seconda vittoria: Clini accelera i fondi per rispettare i tempi della differenziata porta a porta e toccare il 50 per cento nel 2012 e il 65 nel 2013. «Il governo fornirà ogni contributo – spiega il ministro – per l’utilizzo dei fondi Fas al di fuori del patto di stabilità ». Quarto e ultimo nodo: le discariche. Saranno ampliati con un decreto i poteri del commissario Annunziato Vardè e si premerà l’acceleratore per la realizzazione almeno della prima delle tre discariche individuate, quella di Paenzano 2, nel comune di Tufino.
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