La Mrc apre: «Disponibili a trovare una soluzione positiva»
Ieri pomeriggio la Mrc, la società che edita il giornale di Rifondazione comunista, ha emesso una nota in cui conferma «la piena disponibilità a valutare tutte le proposte utili a trovare positive soluzioni che, nell’ambito delle scarsissime risorse economiche disponibili, salvaguardino la continuità editoriale». Si tratta di un passo in avanti importante, specie dopo che la Mrc aveva deciso «unilateralmente» la sospensione delle pubblicazioni a partire dal 1 gennaio. Ma soprattutto dopo che proprio ieri mattina ai lavoratori del giornale è arrivata una raccomandata con cui la stessa Mrc annunciva la disdetta degli accordi di solidarietà di luglio e la richiesta alla Regione Lazio dell’avvio delle procedure per la messa in cassa integrazione a zero ore di tutti i dipendenti. Nella nota pomeridiana, invece, la Mrc chiede anche al sottosegretario con delega all’Editoria Carlo Malinconico un incontro urgente «per sollecitare le risposte ai quesiti da tempo avanzati e il ripristino del fondo per l’editoria»
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CHI HA PAURA DI UNA NUOVA RAI?
È vero che la riforma della Rai, rispetto all’urgenza della crisi economica e sociale, al debito pubblico e allo spread, al lavoro che manca e ai salari che scendono, in questo momento non è una priorità . Ed è vero anche che la legge sulla televisione tuttora in vigore è stata approvata – diciamo legittimamente – dall’ex maggioranza che aveva vinto le ultime elezioni. Ma è altrettanto vero che la Rai è una priorità da sempre. E che oggi la vecchia maggioranza di centrodestra non esiste più, per cui la famigerata legge Gasparri è ormai orfana, figlia di nessuno, priva di legittimità .
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Angelo Cardani
