«Rotte sicure, lontano dalle coste»

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Queste le tre richieste di Legambiente al sottosegretario ai trasporti Guido Improta, sbarcato ieri al Giglio per un incontro che l’associazione aveva in programma da tempo. Perché, sulla base di puntuali denunce (anche fotografiche) fatte dai circoli ambientalisti dell’Elba, di Giannutri e delle altre isole dell’Arcipelago Toscano, non è certo una novità  l’usanza delle navi da crociera di navigare a poche centinaia di metri dalle coste, o addirittura di ancorare all’interno del mare protetto dal Parco nazionale dell’Arcipelago.
Con una lettera aperta al ministro Clini, l’associazione ha voluto anche ricordare quanta differenza passi fra la teoria e la pratica: «Questo mare dovrebbe essere protetto da accordi internazionali come quelli che hanno dato vita a Pelagos, il Santuario dei cetacei, e da decreti presidenziali come quello che ha voluto il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Eppure le misure di protezione non hanno impedito gli eventi di questi giorni, firmati peraltro da due fra i più grossi gruppi navali italiani. C’è una nave del gruppo Grimaldi che trasporta sostanze pericolosissime che può decidere di navigare con una mare forza 10 sfidando la sorte. E c’è una nave da crociera del gruppo Costa che può avventurarsi a poca distanza dalla costa, dove sarebbe proibito navigare anche a un gozzetto».
Al termine dell’incontro con il sottosegretario Improta, i rappresentanti di Legambiente, Sebastiano Venneri e Angelo Gentili, hanno fatto il punto della situazione. «Di fronte alle nostre richieste di una regolamentazione più severa e stringente per il trasporto nautico, il sottosegretario si è detto disponibile a studiare rotte definite per le navi da crociera e per i trasporti pericolosi, evitando le aree più delicate e preziose dal punto di vista ambientale e naturalistico come le aree protette, le isole minori e la laguna di Venezia. L’incontro è stato positivo, ci piacerebbe che questa pagina vergognosa della navigazione italiana si trasformi in una vera occasione di svolta per la sicurezza e la tutela dell’ambiente».


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