Obama avverte Khamenei “Siamo pronti a intervenire”

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Più volte minacciata dalle autorità  iraniane, l’eventuale chiusura dello stretto – dove transita il 40% del petrolio trasportato via mare – per gli Stati Uniti è considerata una ‘linea rossa’ invalicabile: se qualcuno decidesse di valicarla – è l’avvertimento fatto giungere direttamente al leader supremo iraniano – questo provocherebbe una risposta sicura degli Usa. Intanto ieri una folla di migliaia di persone ha partecipato a Teheran, al termine della Preghiera del Venerdì, ai funerali di stato per lo scienziato nucleare Mustafa Ahmadi-Roshan, ucciso mercoledì da una bomba, attribuita dal regime iraniano alla Cia e al Mossad. La salma è stato sepolta in un cimitero a nord della capitale. I manifestanti hanno scandito “Morte agli Stati Uniti, a Israele, alla Gran Bretagna”, esibendo cartelli col ritratto di Barack Obama con la scritta “terrorista”.


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Obama il timido

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“SPETTATORE frustrato”. È dura la definizione che il New York Times usa per descrivere il presidente americano alle prese con la tragedia egiziana. Cairo, giugno 2009: com’è lontano quel discorso di Obama.

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