Calabria, l’acqua costa
Secondo il Coordinamento, la Regione «ha approvato un Piano Operativo inerente le azioni di natura organizzativa e finanziaria da intraprendere in ordine all’esposizione debitoria dei Comuni, il cui protocollo di intesa prevede però un ricorso dei Comuni all’indebitamento per il pagamento dei debiti pregressi nei confronti della So.Ri. Cal. spa. E ciò sebbene l’art. 119, comma 5, Cost. stabilisca che i comuni possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento». Inoltre, gravi sarebbero «le omissioni di verifica circa il completamento di opere progettate da parte della So.Ri. Cal.». Tutti responsabili Le responsabilità politiche sono da attribuire a tutti i governi regionali, dalla Giunta Chiaravalloti in poi. La stessa amministrazione Loiero ha versato generose anticipazioni di cassa alla Sorical. L’istituzione di una commissione d’inchiesta, oggi proposta dal consigliere del Pd Mario Maiolo, nel 2008 era richiesta da Sergio Abramo, attuale presidente Sorical, all’epoca all’opposizione e fiero avversario della società che gestisce l’erogazione del prezioso liquido in condominio con la multinazionale Veolia, socio di minoranza, ma senza il quale nessuna decisione è possibile. Il Coordinamento chiede alla Regione «che venga adottato in tempi relativamente brevi (e previa urgente indizione di una conferenza regionale) un testo unico sull’acqua – che recepisca peraltro integralmente l’esito referendario – affinché siano finalmente espunte le disposizioni di legge incostituzionali e contrastanti con la ratio e con la legislazione nazionale, ed affinché vengano revocati tutti i provvedimenti amministrativi illegittimi e contra legem assunti in materia».
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