Un copyright a misura dell’Agcom
Le audizioni erano state previste dopo che, alcuni mesi fa, il presidente dell’«Autorità per le garanzie nelle comunicazioni» Corrado Calabrò aveva rivendicato la legittimità di poter modificare l’attuale legislazione sui diritto d’autore. Presa di posizione fortemente contestata da alcuni parlamentari e da molte associazioni anche alla luce della vision fortemente proibizionista che Calabrò aveva esternato.
La presa di posizione dell’Agcom è rimasta lettera morta. Nel frattempo il vecchio inquilino di Palazzo Chigi è stato sfrattato per lasciare il posto al «governo dei professori». Nel frattempo sono però continuate le audizioni parlamentari, fino a quando il governo Monti, rispondendo a una richiesta dell’Agcom, ha esternato sostenendo che l’Agenzia delle comunicazioni ha tutte le carte in regola per modificare la legge sul diritto d’autore.
C’è da capire se e quando il «governo dei professori» emanerà un decreto per delegare l’Agcom nel riformare la legge sul diritto d’autore, togliendo cosi al Parlamento la possibilità di legiferare.
Related Articles
Quelle frequenze tv che il monopolista vuole gratis
CONFLITTI DI INTERESSE
Torna in scena la vicenda delle frequenze digitali. Un emendamento formulato dal partito democratico al decreto 138 (la orrenda manovra economica) riapre un caso di scuola del conflitto di interessi. Si tratta dell’ assegnazione dei multiplex digitali per il campo televisivo.
“Non possiamo concederle gratis” Passera archivia il beauty contest
Il ministro: vendo le azioni di Intesa San Paolo e resto in politica Le frequenze tv . L’Idv invita il governo a passare subito dalle parole ai fatti
I giornali di sinistra
Nell’ottobre del 2008 – data poi non molto remota – i “tre giornali della sinistra”, ossia il manifesto, Liberazione e Carta, convocarono una manifestazione, a Roma, cui parteciparono, si disse, un milione di persone.