Auto impazzita sulla processione, un morto

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TORINO – «È spuntata a tutta velocità , non l’abbiamo nemmeno vista». Senza accennare una frenata è piombata sulla processione del Venerdì Santo a Vernante, paese in provincia di Cuneo, una delle vie crucis più partecipate di tutta la zona. La tragedia pochi minuti prima delle 21. I fedeli, partiti dal Santuario dell’Assunta, alla periferia del paese, stavano attraversando la statale 20, in direzione della chiesa Madre, nel centro di Vernante. All’altezza del semaforo, il vigile blocca il traffico sulla strada principale, la statale del Colle di Tenda, che conduce in Costa Azzurra. La processione va avanti, in testa l’anziano parroco del paese, Don Francesco Silvestro, 85 anni, in carrozzella. Accanto a lui una decina di chierichetti, dietro altre duecento persone. Passano pochi minuti è arriva la macchina, una Hyundai, guidata da una donna, a tutto gas. Il vigile deve scansarsi per non essere travolto e l’auto finisce in mezzo ai fedeli. E’ il dramma: urla, grida, sangue.
Drammatico il bilancio: un morto e quattro feriti. La vittima è Giovanni Barberis, classe 1937, ferroviere in pensione: è morto sul colpo. La ferita più grave è Margherita Viale di 84 anni, ricoverata nel reparto di rianimazione del Santa Croce di Cuneo. La prognosi è riservata e i medici disperano di salvarla: ha fratture in più punti. Meno preoccupanti le condizioni degli altri tre feriti, due uomini e una donna.
L’auto, però, non si ferma. Presa dal panico tira dritto sulla statale, verso Borgo San Dalmazzo, inseguita da un gruppo di fedeli che, ripresisi dallo choc hanno raggiunto le macchine e si sono lanciati all’inseguimento della pirata della strada, chiamando i carabinieri. La corsa si conclude quindici chilometri più a valle, a Borgo San Dalmazzo, dove la donna viene bloccata e arrestata dalle forze dell’ordine. Ha passato la notte in caserma per provare a spiegare la dinamica di un incidente assurdo. Spunta un’ipotesi: l’auto avrebbe avuto un guasto ai freni e la donna non sarebbe riuscita a fermarsi. Un’ipotesi che però resta difficile da spiegare per il tracciato della strada: da Vernante a Borgo San Dalmazzo sono quindici chilometri di strada, in discesa, nel primo tratto tortuosa. Difficile che un’auto in panne riesca a percorrere così tanta strada. Gli uomini del capitano Latorre sono al lavoro per rispondere a questi dubbi.


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