Sono 885 mila le donne occupate in Veneto, il 41% del totale dei lavoratori
VENEZIA – Sono 885 mila le donne occupate in Veneto nel 2011: il 41,5% dell’occupazione totale e il 46,5% della componente dipendente. Le disoccupate invece sono 60 mila, oltre la metà delle persone senza lavoro (54%). Le lavoratrici sono più giovani degli uomini (il 47,3% è under40 contro il 43,4% dei maschi) e più istruite (il 59% ha un titolo di studio superiore alla maturità , contro il 47,9% degli uomini). La fotografia dell’occupazione femminile in tempo di crisi è scattata dalla Commissione regionale Pari opportunità , che ha promosso il rapporto “Il lavoro delle donne in tempo di crisi nella regione Veneto”, condotto da Veneto Lavoro e presentato oggi a Venezia.
Pesante è stato l’abbattersi della crisi sulla componente femminile dal 2008 a oggi: dei 70 mila dipendenti che hanno perso il lavoro un terzo era costituito da donne. Il settore in cui il danno è stato maggiore è quello del “made in Italy”. Come risultato, le donne si sono riversate nel lavoro domestico (83%), settore che nel 2011 registra sempre maggiori assunzioni, anche di collaboratrici italiane. Parallelamente, continua il boom del lavoro intermittente +22% di assunzioni.
Il rapporto della Commissione regionale indaga anche la presenza femminile nella formazione professionale: 4.273 sono le donne che nel triennio 2008-2010 hanno portato a termine un corso di formazione triennale (37,4%). Negli indirizzi formativi continua la differenziazione di genere: gli ambiti in cui è quasi esclusiva la presenza femminile sono estetista, confezionista-modellista, accoglienza turistica, acconciatore, operatrice di punto vendita, segretaria. Il perdurare degli stereotipi nel lavoro femminile è proprio una delle criticità evidenziate dall’indagine, che mette anche in luce la scarsa presenza e la rigidità dei servizi a sostegno delle famiglie, uno dei principali limiti alla presenza delle donne in percorsi di formazione.
Related Articles
Pos obbligatorio, protesta dei professionisti
Da oggi per le spese superiori ai 30 euro dovranno accettare il bancomat E domani scatta la minipatrimoniale su conti correnti, azioni e obbligazioni
«Pensioni, più tutele alle partite Iva»
Fornero: non perderanno nulla di quanto versato. Soru: ma restiamo il bancomat del Paese
Il governo 2.0 fa dietrofront anche sulle partite Iva. Renzi: “E’ stato il mio autogol”
Quinto Stato. Renzi: «Nella legge di stabilità ho sbagliato sulle partite Iva, ma ora recuperiamo». Poletti annuncia una “consultazione” e progetta di lanciare una “fase 2” del fallimentare programma “garanzia Giovani” che avrebbe dovuto dare una spallata alla disoccupazione giovanile