Tagli al sociale. Astalli: “In tempo di crisi controsenso dagli effetti incalcolabili”

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ROMA – “In un momento di grave crisi finanziaria, ridurre ulteriormente il contributo al terzo settore ci appare un controsenso che non riusciamo a spiegarci. Evidentemente non è stata valutata la reale portata di tali misure che, a fronte di un’apparente riduzione della spesa pubblica, di fatto smantellano un sistema di welfare tanto più essenziale in questo momento di crisi”. È quanto afferma padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, in vista dell’esame in Commissione bilancio del Senato del decreto contenente la cosiddetta spending review e alla vigilia della manifestazione di protesta organizzata dall’Anci (Associazione nazionale comuni  italiani). Padre La Manna si dice preoccupato per i “pesanti tagli” contenuti nel testo del decreto ed esprime “profondo apprezzamento per il lavoro che l’Anci sta svolgendo in queste ore per cercare un dialogo costruttivo con le istituzioni riguardo ai tagli proposti dal Decreto in discussione”. “Invitiamo ad accogliere le proposte Anci per una modifica del testo del decreto – aggiunge La Manna -. Sono in gioco servizi essenziali per il cittadino. Tagliare senza tener conto delle istanze delle amministrazioni locali metterebbe a rischio il rispetto stesso di diritti civili e sociali dei cittadini e degli stranieri che vivono nel nostro territorio”. Fondamentale, per La Manna, accogliere “senza esitazione” anche le richieste del terzo settore in merito alle restrizioni di accesso al finanziamento pubblico che colpiscono in particolare l’associazionismo e il non profit.

 

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