Medici, Poste e Opere d’Arte: più Mercato Sanità  In discussione la professione in ospedale

Loading

Già , perché il dossier relativo all’apertura del mercato, gravido di promesse di forti cambiamenti, ha registrato numerose battute d’arresto. Non si tratta solo dell’assenza delle misure di attuazione (mancano 46 regolamenti su 53), ma anche dell’assalto alla baionetta che le norme hanno subito nel loro passaggio parlamentare e che sono comprovate, se mai ce ne fosse bisogno, dall’introduzione tra le novità  in arrivo nell’Agenda della crescita di una disciplina di regolamentazione delle attività  di lobbying.
«Occorre creare spazi nuovi per la crescita di autonome iniziative private, attualmente bloccate o rese interstiziali da una presenza pubblica invadente e spesso inefficiente» ha vergato la penna dell’estensore dell’agenda. Precisando poi di riferirsi al settore postale, ai beni culturali e alla sanità . 
Secondo alcune indiscrezioni, l’input per l’inserimento di questi capitoli nel programma di fine governo sarebbe venuto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà . Proprio lui, nel precedente incarico di Garante per la concorrenza, aveva scritto alcuni pareri in cui sollecitava interventi di apertura del mercato, rimasti inascoltati.
Ora a interpretare le sue intenzioni dovranno essere tre ministri: Renato Balduzzi per la Sanità , Lorenzo Ornaghi per i Beni culturali. E Corrado Passera (Sviluppo economico e telecomunicazioni) per le Poste, l’ente che all’inizio della sua carriera portò al risanamento da amministratore delegato.
A. Bac.
RIPRODUZIONE RISERVATA «Liberalizzare significa liberare risorse per rendere più trasparente ed efficace il sistema». Il ministro della Sanità  Renato Balduzzi chiarisce così il senso dei provvedimenti che dovranno portare liberalizzazioni anche in questo settore. A cominciare dall’esercizio della libera professione dei medici ospedalieri (la cosiddetta intramoenia) che diventa più trasparente nei suoi meccanismi attraverso la tracciabilità  del lavoro fuori del reparto. Si andrà  anche verso la creazione di un modello di assistenza sul territorio che, attraverso forme di associazionismo tra medici di famiglia, garantisca assistenza 24 ore su 24, in modo da creare una valida alternativa ai pronto soccorso dei nosocomi. E ancora. Novità  anche per i sistemi di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle Asl per sottrarli alla politica e alla pratica della spartizione. Fra i provvedimenti, è intenzione del ministro procedere all’introduzione di norme che non consentano la vendita delle sigarette ai giovani. È previsto anche lo snellimento delle procedure per la registrazione di circa 31 mila vecchi prodotti che, già  in commercio in Italia, dovranno essere rivalutati entro il 2015 dall’Agenzia italiana dei farmaci (Aifa) in base ad una legge del ’96. I tempi sono molto stretti, visto che l’esame dei dossier per l’autorizzazione deve ancora cominciare. Il rischio è che per quella data il lavoro non possa essere ultimato e che gran parte degli omeopatici restino fuori dal mercato. Ecco, allora, la semplificazione che, garantiscono, non renderà  meno stringenti i controlli sulla sicurezza. Trovano inoltre forma iniziative per il contrasto al gioco d’azzardo riconosciuto come malattia. Le vittime con diagnosi potrebbero non subire il pignoramento dei beni in caso di debiti conseguenti la pratica del gioco. Sarà  anche vietata l’installazione di apparecchi vicino alla scuole.


Related Articles

Vertice Onu per la lotta all’Aids: “Tante promesse ma pochi fondi, soprattutto dall’Italia”

Loading

Si è concluso nei giorni scorsi a New York il Vertice delle Nazioni Unite per la lotta contro l’Aids. I Paesi membri, Italia compresa, hanno sottoscritto una Dichiarazione che li impegna, entro il 2015, a dimezzare la trasmissione per via sessuale dell’HIV, dimezzare la trasmissione dell’HIV tra le persone che si iniettano droghe, garantire che nessun bambino nascerà  sieropositivo e portare a 15 milioni il numero delle persone in trattamento antiretrovirale dai poco più di 6 milioni attuali. Una dichiarazione arriva in un momento in cui l’assistenza internazionale per la lotta contro l’Aids è drasticamente calata, nonostante la maggior parte dei Paesi più duramente colpiti dalla pandemia dipenda ancora largamente dal sostegno dei paesi donatori. Gli Stati membri si sono quindi impegnati a colmare entro quattro anni il deficit finanziario per combattere l’Aids, che ammonta secondo l’UNAIDS a circa 6 miliardi di dollari l’anno.

Termini scaduti, liberi i fedelissimi di Provenzano

Loading

Non arriva la sentenza della Cassazione, quattro boss scarcerati. Alfano dispone accertamenti. Condannati in appello a pene tra i sei e gli otto anni: da due sono in attesa del giudizio definitivo

CuraItalia. Col decreto requisita la sanità privata ma con congruo indennizzo

Loading

La maggiore disponibilità è in Lombardia. Ma 200 posti letto su 300 sono giù utilizzati per il Covid

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment