Ok alla Camera al ddl sul riconoscimento dei figli naturali: è legge

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Una dura battaglia si e’ svolta in aula sulla modifica al codice civile apportata al Senato che rende possibile il riconoscimento dei figli nati da rapporti incestuosi (previo filtro del giudice). Un punto sul quale l’Udc ha manifestato tutto il suo dissenso. Nonostante cio’ ha annunciato con Ida D’Ippolito Vitale, “sia pur con sofferenza, un voto favorevole”.

Flavia Perina (Fli), nell’annunciare il si’ del suo gruppo, ha sottolineato che “con questa legge abbiamo fatto qualche cosa che dimostra l’utilita’ della politica perche’ migliorera la vita dei padri delle padri e dei bambini”. Antonio Borghesi (Idv) ha parlato di “legge di civilta’”. Si’ al ddl anche da parte del gruppo della Lega.

Rosy Bindi (Pd) ha osservato che e’ stato “un bene approvare oggi questo ddl”, nonostante le modifiche del Senato, perche’ ulteriori modifiche avrebbero comportato il rischio di una non approvazione neanche in questa legislatura. Soddisfazione ha espresso anche il Pdl con il deputato Manlio Contento che ha definito il voto “una bella pagina scritta oggi” dalla Camera. Paola Binetti (Udc) e Luisa Capitanio Santolini (Udc), hanno votato in dissenso dal proprio gruppo, cosi’ come un no e’ arrivato dai deputati del Pdl Alfredo Mantovano, Fabio Garagnani e Renato Farina.

Il provvedimento all’articolo 1, tra l’altro, stabilisce che “la parentela e’ il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione e’ avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui e’ avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio e’ adottivo. Il vincolo di parentela non sorge nei casi di adozione di persone maggiori di eta’”. E si chiude con “nel codice civile le parole: ‘figli legittimi’ e ‘figli naturali’ sono sostituite, ovunque ricorranno, dalla seguente: ‘figli'”.

L’articolo 2, invece, contiene la delega al Governo che entro 12 mesi deve adottare “uno o piu’ decreti legislativi di modifica delle disposizioni vigenti in materia di filiazione e di dichiarazione dello stato di adottabilita’ per eliminare ogni discriminazione tra i figli, anche adottivi”.

(DIRE)

 

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