Primarie, già  1,5 milioni di iscritti code per registrarsi, il sito va in tilt

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ROMA â€” Il centrosinistra già  ringrazia. Grazie perché quelli che si sono pre-registrati (ma lo si può fare anche ai seggi) per votare alle primarie di oggi, erano un milione e 500 mila: rilevazione di ieri pomeriggio, in aumento esponenziale nel corso della serata, tanto che la procedura di iscrizione online a un certo punto si è inceppata. In video sul sito www. primarieitaliabenecomune. it l’attore Franco Trevisi, volontario tra i volontari (più di 100 mila mobilitati) recita: «Grazie… a quelli che hanno fatto la coda; a quelli che si sono fidanzati mentre erano in coda». Le file, appunto, sono croce e delizia di queste primarie del centrosinistra. Ce ne sono già  state per le pre-registrazioni presso gli uffici elettorali. Ancora di più, il centrosinistra spera che ce ne siano ai seggi. Oggi (dalle 8 alle 20) si potrà  votare per il candidato premier — scegliendo tra Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci — nei 9.239 seggi allestiti (altrettanti saranno gli uffici elettorali dove registrarsi, accanto a dove si vota). Avvertenza: solo dopo la registrazione si ha il certificato elettorale (con i due coupon, per oggi e per il ballottaggio) senza il quale non si può votare.
Agli elettori quindi è chiesto di avere pazienza. Ma sono proprio le file il segnale di salute del centrosinistra che ha fatto una campagna per le primarie popolare, con pochi colpi bassi. Nico Stumpo, del comitato organizzatore, bersaniano, a chi gli chiede se ha timore per disagi e lungaggini ai seggi, risponde: «Ma io spero nelle file ai seggi». Gli fa eco Roberto Cuillo, il responsabile della comunicazione: «Il sito si è collassato alcune volte, preso d’assalto per le registrazioni online e per le informazioni, abbiamo dovuto potenziarlo». E Renzi, convinto di avere maggiori chance se tanti saranno i votanti, commenta su facebook: «Un milione e 500 mila pre registrati è un dato fantastico. Se questi sono i dati possiamo arrivare a oltre tre milioni di persone. E con tre milioni di persone ci divertiamo». Scaramucce, più che polemiche, dell’ultima ora. A Firenze i renziani denunciano la scomparsa dell’elenco degli scrutatori da loro inviato. «È un dispetto? Mah, sarebbe da asilo», dice Lino Paganelli, renziano.
Per la verità , la macchina delle primarie è in mano a tre donne: Elettra Pozzilli, Graziella Falconi e soprattutto Vanina Rapetti, 31 anni, responsabile dei servizi informatici del Pd. Se dopo le 21 si avranno i primi risultati su 300 seggi (e sull’affluenza) lo si deve alla trasmissione in tempo reale che ha messo in piedi. Renzi però garantisce che i numeri li darà  in anticipo, forse fidandosi poco dei dati del partito. Competition pure su questo? Cuillo: «Ben venga ». Diretta su siti e tv (speciale su “Repubblica tv”). Quando arriveranno i dati di Lazio, Puglia e Campania si capirà  davvero come butta per i candidati. Difficilmente si eviterà  il ballottaggio (il 2 dicembre). All’estero allestiti 135 seggi in 19 paesi: il responsabile Eugenio Marino segnala quelli dove si sta già  votando (America, Amman), al Cairo in piazza Taharir. Le spese per le primarie sono stimate in un milione e mezzo di euro (coperti dai due euro, almeno, per votare).


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