Crociata anti-ricchi, bufera su Vendola

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ROMA — Pier Ferdinando Casini bolla Nichi Vendola come «marxista leninista di 70 anni fa». Silvio Berlusconi non lo cita, ma accusa la sinistra di volere «colpire le famiglie benestanti ». Francesco Rutelli gli ricorda la Francia e lo stop alle sue proposte di tassazione sui ricchi. Non raccoglie molti consensi l’uscita del leader di Sinistra, ecologia e libertà  che vuole mandare «i super ricchi al diavolo».
Il pollice è verso soprattutto al centro e a destra. A cominciare proprio dal leader dell’Udc che attacca il governatore pugliese. «Quello di Vendola è un frasario e una terminologia marxista-leninista di 70 anni fa: il problema non è la caccia al ricco ma fare in modo che tutti paghino le tasse », dice Casini. L’ex presidente della Camera è convinto scende in campo «per difendere i cittadini onesti, ricchi o poveri che siano, le persone perbene che pagano le tasse e che non meritano di finire all’inferno».
Alla fine il leader centrista accusa Vendola anche di fare parte di chi sostiene in maniera occulta chi non paga le tasse. Perché, spiega, la pressione fiscale in Italia «è forte perché per troppi anni si è fatto l’occhiolino all’evasore fiscale e oggi il risultato della difesa non tanto occulta dell’evasione fiscale la ritroviamo in chi dice “i ricchi all’inferno”».
La lettura di Berlusconi è ancora più severa e si allarga a tutto lo schieramento del centrosinistra. «La sinistra nel suo programma, — dice il Cavaliere — non soltanto dichiara che manterrà  l’Imu, ma aggiungerà  addirittura una patrimoniale che dovrebbe andare a colpire indifferentemente le famiglie». Un comportamento che, secondo il leader del Pdl, è frutto del «portato dell’invidia che la sinistra ha verso chi, con il lavoro e il sacrificio, ha raggiunto una posizione da benestante». Il suo obiettivo, conclude Berlusconi «è di andare soprattutto a colpire le famiglie benestanti». Infine arriva Rutelli che ricorda le vicende francesi intorno alla tassazione del 75 per cento dei patrimoni e la fuga di Gerard Depardieu in Russia. E alla fine il leader dell’Api chiede a Vendola: «Vale ancora per la sinistra italiana il motto di Talleyrand: “Non hanno imparato nulla. Non hanno dimenticato nulla”?». A difesa di Vendola si schiera, invece Stefano Fassina. «Quella di Vendola era una battuta — dice il responsabile economica del Pd — . Noi non vogliamo mandare all’inferno nessuno, vogliamo applicare l’articolo 53 della Costituzione, che prevede che le tasse siano pagate in proporzione al reddito».


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