L’indagine del Copasir per individuare le falle dei Servizi

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Molto altro ci sarà da scoprire, soprattutto alla luce delle nuove rivelazioni emerse nelle ultime ore. Perché sembra confermato che l’intelligence statunitense abbia effettivamente avuto accesso a milioni di dati relativi alle comunicazioni telefoniche e telematiche, dunque bisognerà comprendere dove si sia aperta la falla. Soprattutto come mai nessuno si sia reso conto di quanto stava accadendo e come sia stato possibile lo spionaggio contro sedi diplomatiche e ambasciatori. Per questo anche gli stessi Servizi hanno disposto accertamenti sull’attività degli agenti «distaccati» presso le sedi estere e sui motivi che non hanno fatto scattare l’attivazione di una rete di protezione.

L’indagine avviata dall’organismo parlamentare punta agli aspetti tecnici e a quelli politici, non a caso oltre ai direttori delle due Agenzie, saranno ascoltati il capo del governo Enrico Letta e il sottosegretario delegato Marco Minniti. Al centro dell’attenzione rimane quanto è accaduto e quanto potrebbe succedere con l’attuazione di quel decreto firmato dall’ex premier Mario Monti che consente ai Servizi di accedere alle banche dati di numerosi enti e di aziende statali e private. Non a caso nell’elenco delle audizioni è stata inserita quella del Garante per la privacy Antonello Soro, che sul provvedimento è stato critico proprio paventando la possibilità che serva da cuneo per l’acquisizione di dati sensibili. Un’eventualità finora negata da chi sottolinea come il decreto imponga una procedura severa che lascia traccia ad ogni passaggio.


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Un esempio di latino moderno

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