In ordine sparso contro lo smog
In Lombardia dal 25 novembre Milano ha registrato 31 giorni consecutivi di inquinamento sopra la soglia
In questa «emergenza», come è consuetudine, Comuni e Regioni s’arrangiano, firmano divieti, ipotizzano soluzioni. A Roma, ad esempio, si viaggerà a targhe alterne domani e dopodomani: anche se i giorni di «sforamento» sono la metà rispetto alle città del Nord. E anche se quello strumento, le targhe alterne (che Bergamo lancia per martedì e mercoledì), sia stato ormai bocciato dalla comunità scientifica: «Le esperienze fin qui condotte — spiegava un documento dell’Agenzia per la mobilità del Comune di Milano nel 2011 — sono state abbandonate per manifesta inefficacia».
Ecco, Milano: qui il Comune ha deliberato 3 giorni di blocco totale del traffico (28-30 dicembre, dalle 10 alle 16). Il sindaco Giuliano Pisapia parla di «un passo coraggioso mai fatto in precedenza». E anche se il leader della Lega Matteo Salvini parla di «una cazz… che non risolve i problemi», gli studi dell’Arpa (Agenzia della Regione Lombardia) dicono che il blocco totale è l’unico strumento che abbia una qualche efficacia. Utilità, comunque, parziale. Per chiarezza: una volta che l’aria è intasata di smog, i blocchi del traffico possono ridurre la produzione di nuovo inquinamento; per fare pulizia servono vento o pioggia. A Milano, come a Torino, incentivi all’uso dei mezzi pubblici: il biglietto singolo permetterà di viaggiare per tutto il giorno. Il capoluogo più inquinato, al momento, è Frosinone: nel 2015, 108 giorni di smog sopra la soglia, contro un massimo di 35 consentiti dalla legge europea. Il sindaco Nicola Ottaviani valuta più dure restrizioni al traffico e un esposto in Procura per «discernere cause e responsabilità dell’inquinamento».
Previsioni per i prossimi giorni: calma piatta, smog in aumento.
Gianni Santucci
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