In ordine sparso contro lo smog

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MILANO Bollettini sull’aria tossica s’accavallano sul Veneto: nel 2015, 104 giorni di smog «fuorilegge» a Vicenza, 89 a Venezia, 86 a Padova. Altre statistiche della «mal’aria» (come la chiama Legambiente) in Lombardia: dal 25 novembre Milano ha registrato 31 giorni consecutivi di inquinamento sopra la soglia che dovrebbe proteggere la salute (in totale, da inizio anno, siamo a 95). Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, annuncia un tavolo con l’associazione dei Comuni «per coordinare l’azione sulle iniziative anti-smog e valutare il coinvolgimento delle altre Regioni della Pianura Padana». Iniziativa non inedita, visto che già il predecessore di Maroni, Roberto Formigoni, aveva stabilito un coordinamento che portò a una domenica di blocco del traffico in tutto il Nord: era il 2007. A Roma la zona peggiore è Cinecittà, con 58 giorni «neri». Meglio che altrove, si direbbe. Ma anche la Capitale, in questo scorcio d’anno, s’è allineata all’estemporanea battaglia antismog che l’Italia ha riscoperto dopo un lungo disinteresse. Per un motivo banale: le condizioni meteo hanno regalato due anni di grazia (2013-2014), ma oggi riportano in primo piano un’emergenza che la politica aveva abbandonato.
In questa «emergenza», come è consuetudine, Comuni e Regioni s’arrangiano, firmano divieti, ipotizzano soluzioni. A Roma, ad esempio, si viaggerà a targhe alterne domani e dopodomani: anche se i giorni di «sforamento» sono la metà rispetto alle città del Nord. E anche se quello strumento, le targhe alterne (che Bergamo lancia per martedì e mercoledì), sia stato ormai bocciato dalla comunità scientifica: «Le esperienze fin qui condotte — spiegava un documento dell’Agenzia per la mobilità del Comune di Milano nel 2011 — sono state abbandonate per manifesta inefficacia».
Ecco, Milano: qui il Comune ha deliberato 3 giorni di blocco totale del traffico (28-30 dicembre, dalle 10 alle 16). Il sindaco Giuliano Pisapia parla di «un passo coraggioso mai fatto in precedenza». E anche se il leader della Lega Matteo Salvini parla di «una cazz… che non risolve i problemi», gli studi dell’Arpa (Agenzia della Regione Lombardia) dicono che il blocco totale è l’unico strumento che abbia una qualche efficacia. Utilità, comunque, parziale. Per chiarezza: una volta che l’aria è intasata di smog, i blocchi del traffico possono ridurre la produzione di nuovo inquinamento; per fare pulizia servono vento o pioggia. A Milano, come a Torino, incentivi all’uso dei mezzi pubblici: il biglietto singolo permetterà di viaggiare per tutto il giorno. Il capoluogo più inquinato, al momento, è Frosinone: nel 2015, 108 giorni di smog sopra la soglia, contro un massimo di 35 consentiti dalla legge europea. Il sindaco Nicola Ottaviani valuta più dure restrizioni al traffico e un esposto in Procura per «discernere cause e responsabilità dell’inquinamento».
Previsioni per i prossimi giorni: calma piatta, smog in aumento.
Gianni Santucci


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