Il ministro Piantedosi sfratta i rifugiati dai centri di accoglienza

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Con due righe in fondo a una circolare del ministero dell’Interno datata 7 agosto 2023 Matteo Piantedosi si prepara a buttare per strada chi ha ottenuto la protezione internazionale o speciale

 

Con riferimento ai soggetti che hanno ottenuto la protezione internazionale e sono ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) «si evidenzia la necessità che venga disposta la cessazione delle misure di accoglienza, anche nelle more della consegna del conseguente permesso di soggiorno». Con due righe in fondo a una circolare del ministero dell’Interno datata 7 agosto 2023 Matteo Piantedosi si prepara a buttare per strada chi ha ottenuto la protezione internazionale o speciale. Anche se nel frattempo non è riuscito a trovare una sistemazione autonoma o si trova ancora in attesa di essere inserito in uno di progetti del Sistema accoglienza e integrazione (Sai).

Secondo le principali associazioni italiane che si occupano del tema, riunite nel Tavolo asilo e immigrazione (Tai), le persone coinvolte sarebbero migliaia. Questo per far posto ai richiedenti asilo sbarcati più recentemente (oltre 95mila quest’anno). «È inaccettabile contrapporre richiedenti asilo a titolari di protezione, quando è chiaro l’obbligo dello Stato di predisporre misure di accoglienza per ognuno di loro», attacca il Tai, che critica duramente l’ennesima gestione emergenziale del fenomeno. Stavolta targata Meloni. Secondo le associazioni la decisione del Viminale è una «clamorosa violazione di legge» che produrrà «enormi problematiche sociali nei diversi territori, dal momento che migliaia di rifugiati privi di mezzi e senza accoglienza si troveranno allo sbando in strada e dunque a carico del welfare locale».

* Fonte/autore: il manifesto



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