Contro il sostegno alla Palestina scattano censure ad Harvard e divieti in Europa

Contro il sostegno alla Palestina scattano censure ad Harvard e divieti in Europa

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Diversi i casi: dal Regno Unito alla Germania, dalla Francia all’Italia

 

«Il regime di apartheid israeliano è interamente responsabile di tutta la violenza in corso», si legge nella dichiarazione pubblicata sabato sera dall’Harvard Undergraduate Palestine Solidarity Committee (Psc), inizialmente firmata da più di 30 altri gruppi studenteschi. La dichiarazione è stata rapidamente condannata e censurata. Meta l’ha temporaneamente sospesa dalla pagina Instagram del Psc, come raccontano gli studenti. Condanne sono arrivate da professori e politici che si sono rivolti ai social media per rimproverare un «tentativo di giustificare l’attacco di Hamas». La vicenda ha avuto eco internazionale, finendo anche sul New York Times.

Intanto in vari paesi europei sono state represse manifestazioni in solidarietà alla popolazione palestinese. La ministra dell’Interno Uk Suella Braverman ha dichiarato che sventolare bandiere palestinesi «potrebbe non essere legittimo» se ritenuto una dimostrazione di sostegno ad atti di terrorismo. Non è ben specificato però quali possano essere le circostanze entro le quali il vessillo dimostri appoggio ai terroristi. Nel comunicato ufficiale si parla di reati penali come: «esprimere sostegno ad Hamas pur non sapendo se l’espressione incoraggerà il suo sostegno; indossare indumenti o portare con sé in pubblico articoli che suscitino il ragionevole sospetto che un individuo sia membro o sostenitore di Hamas; pubblicare un’immagine di un articolo come una bandiera o un logo nelle stesse circostanze». Ha inoltre esortato gli agenti di polizia a usare «tutta la forza della legge» contro il sostegno ad Hamas e qualsiasi tentativo di intimidire la comunità ebraica del Regno unito.

In Germania, invece, nonostante il divieto, un centinaio di persone hanno manifestato davanti la scuola di Berlino in cui, riporta la Taz, un insegnante avrebbe schiaffeggiato uno studente di 15 anni per aver sventolato la bandiera palestinese. La polizia di Berlino aveva giustificato la decisione di vietare la manifestazione perché rappresentava «una minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico».

Anche a Marsiglia i residenti hanno manifestato a favore della Palestina nonostante il divieto imposto dalle autorità. Martedì la polizia della provincia di Bouches-du-Rhone aveva vietato il raduno di alcuni residenti previsto ieri pomeriggio. Come riporta Paris Today, il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin aveva già annunciato il divieto di organizzare manifestazioni a sostegno della Palestina nella città di Lione.

A Roma è stato sfregiato il murales in memoria di Shireen Abu Akleh, corrispondente palestinese di Al Jazeera, brutalmente uccisa dall’esercito israeliano l’11 maggio 2022. A Bologna da un lato corteo di 500 persone per il popolo di Gaza, dall’altro fiaccolata pro-Israele.

* Fonte/autore: Lidia Ginestra Giuffrida,  il manifesto



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