Milano. La piazza pro Israele contro il sindaco: «Via la bandiera dalla pace dal Comune»

Milano. La piazza pro Israele contro il sindaco: «Via la bandiera dalla pace dal Comune»

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La comunità ebraica contro il M5S: sono antisemiti. Il sindaco attacca il presidente del memoriale per la Shoah Jarach: «E’ di destra e fa politica». Polemiche sulle bandiere anche a Roma e Torino. Oggi a Bologna fiaccolata pacifista lanciata da Cgil, Acli e Anpi: atteso il cardinale Zuppi. In piazza nella Capitale presidio dei giovani palestinesi “contro l’apartheid”, Italia Viva chiede alla Questura di vietarlo

 

Fischi a Milano all’indirizzo del sindaco Giuseppe Sala, reo di aver esposto sulla sede del Comune la bandiera di Israele ma anche quella della pace. Le contestazioni sono arrivate ieri sera alla manifestazione promossa dal Foglio (cui Sala non ha partecipato). «Il sindaco Sala mi ha chiesto se poteva venire a parlare. Gli ho detto di sì, ma che se non avesse rivisto le sue posizioni probabilmente avrebbe ricevuto dei fischi. E così ha cambiato idea», ha detto dal palco Emanuel Segre Amar, presidente dell’associazione Gruppo sionistico Piemontese. La piazza ha risposto coi fischi.

Dallo stesso palco la ministra Daniela Santanchè di Fdi ha rincarato: «Sala si deve vergognare per aver messo la bandiera della pace con quella di Israele». Applausi dalla folla di circa 300 persone, tra cui anche esponenti del Pd. Critiche al sindaco anche dal presidente del memoriale della Shoah Roberto Jarach: «Non sono soddisfatto, ritengo che sarebbe stato opportuno avere solo la bandiera di Israele. E poi il sindaco non viene spesso al memoriale». La replica di Sala: «Jarach è un uomo di destra che usa questo momento per fare politica ed è la cosa più sbagliata che c’è». La scelta delle due bandiere è stata presa dal consiglio comunale, può scontentare qualcuno, ma io credo sia una cosa giusta». Controreplica dell’esponente della comunità ebraica: «Io non ho mai fatto politica, non è il mio mestiere».

La piazza milanese ha riservato dure critiche anche all’indirizzo del M5S: «Stasera manca un partito, non li vogliamo perché sono antisemiti e lo dico ad alta voce», ha detto il presidente della comunità ebraica milanese Walker Meghnagi. «Lo confermo, non ho paura. Basta andare a leggere quello che scrivono. Il presidente Conte deve studiare, se vuole posso dargli io lezioni gratis».

Lo scontro tra Sala e Jarach imbarazza i dem. La deputata Lia Quartapelle, presente in piazza, esprime «stima e gratitudine» per Jarach. C’è anche Emanuele Fiano: «Non dobbiamo provare a dividere Milano con la politica, dobbiamo stare uniti». La polemica nasce da «un equivoco da superare nell’interesse di una città che deve essere unita in solidarietà con Israele», dice l’ex segretario Pietro Bussolati.

Critiche anche al sindaco di Roma Gualtieri, che ha esposto le due bandiere: «Penso che sia un segnale non positivo esporre la bandiera della pace, che non è il desiderio di tutti», attacca il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia. Polemiche anche a Torino, dove il capogruppo di Fdi Giovanni Crosetto ha issato la bandiera israeliana dal palazzo comunale in polemica con il sindaco Pd Lo Russo.

Oggi un’altra giornata di manifestazioni. A Milano e Bologna nel tardo pomeriggio fiaccolate organizzate da Cgil, Arci, Anpi, Acli e altri gruppi cattolici dal titolo «Israele-Palestina: fermiamo la violenza! Riprendiamo per mano la Pace». Nel capoluogo emiliano sono attesi il sindaco Lepore e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. A Roma alle 18 presidio organizzato dagli studenti palestinesi in piazza Vittorio contro «il regime di apartheid in cui milioni di palestinesi sono costretti a vivere». Il renziano Luciano Nobili chiede alla questura di impedirlo: «C’è il rischio di infiltrazioni e degenerazioni».

Anche a Firenze piazze separate: domani pro Palestina, domenica per Israele. «Farne due non serve alla causa della pace, occasione persa», dice il presidente del consiglio comunale Luca Milani del Pd. Contro di lui gli strali di Italia Viva: «Si deve dimettere», i dem lo difendono.

* Fonte/autore: Andrea Carugati, il manifesto

 

 

Foto: dirittiglobali.it



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