Bernanke: “Crescita superlenta i tassi resteranno fermi a lungo”

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NEW YORK – La ripresa è molto più lenta di quanto ci aspettavamo, servono tagli nel deficit, la disoccupazione continua a preoccupare soprattutto sul lungo periodo. La Fed lancia l’allarme: la crisi non passa, anche se nella seconda metà  dell’anno migliorerà , i tassi vicini allo zero non saranno toccati a lungo. Che fare?

«Non sono preoccupato di ricadere nella recessione», dice Barack Obama. Ma è solo la parte mezza piena del discorso: «Sono preoccupato del fatto che la ripresa non stia producendo posti di lavoro così velocemente come volevo». E’ l’autocritica più forte che il presidente abbia mai fatto: proprio mentre un sondaggio sbattuto in prima del Washington Post sostiene che il 59 per cento degli americani bocciano la sua economia. Barack parla ricevendo a Washington Angela Merkel e riconoscendo al cancelliere il «ruolo chiave» che la Germania ha nel fissare il debito europeo che «non deve pesare sull’economia mondiale: l’Europa ce la farà ».
Ma la Casa Bianca rischia di essere troppo ottimista. La Fed vede una ripresa troppo lenta: per questo Ben Bernanke assicura che i tassi resteranno bassi a lungo, ricordando che a fine giugno terminerà  il programma di «quantitative easing», l’acquisto di buoni del tesoro che ha beneficiato il mercato dell’iniezione di 600 miliardi di dollari. «Ci stiamo riprendendo» dice «ma la politica monetaria non può essere la panacea».
Le prospettive non sono buone, anche se ci si aspetta miglioramenti nella seconda metà  del 2011. Bernanke cita le piaghe che elenca già  Obama: l’aumento del petrolio, la crisi giapponese. L’ultimo allarme arriva proprio da quel mercato dei mutui il cui crac ha innestato la grande crisi di tre anni fa. Il 40 per cento degli americani che hanno il cosiddetto «secondo mutuo» – dice il Wall Street Journal – non ce la fanno a sostenerlo. Sono i prestiti per pagare le spese sanitarie o altri extra che le famiglie ottengono appoggiandoli sull’ipoteca della casa: l’impossibilità  di rientrare aumenta adesso i rischi di stabilità .
La doccia fredda della disoccupazione risalita oltre il 9 cento alimenta la paura. E la partenza comunque nei programmi di Austan Gooolsbee, il capo dei consiglieri economici, rischia di dare della Casa Bianca l’ennesima immagine di instabilità . Goolsbee, noto anche per le sue apparizioni tv e i video su YouTube, torna al ruolo di professorone a Chicago. E adesso Obama è chiamato a cercare un uomo forte per quel posto già  sotto tiro: appena un anno fa aveva dovuto lasciare Christine Romer.
Occorre polso. Anche per contrastare i potentati di Wall Street. Il segretario al Tesoro, Tim Geithner, denuncia l’ultimo pressing: un anno dopo la riforma finanziaria le regole devono ancora trovare attuazione al Congresso. La grande finanza resiste a disciplinare soprattutto il temibile mercato dei derivativi. Così rischioso per la stabilità  del sistema, così lucroso per chi invece di investire sulla ripresa preferisce scommettere in Borsa.

 


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