Statali, arriva la mobilità Cambi anche da settembre
È una delle misure innovative in campo di pubblica amministrazione contenute nella manovra per la riduzione della spesa pubblica. «In sostanza il datore di lavoro pubblico ha il potere di modificare il luogo di esecuzione della prestazione lavorativa attraverso lo strumento del trasferimento definitivo o temporaneo», ha spiegato una nota del ministero guidato da Brunetta.
È bene dire che i trasferimenti potranno partire da subito, senza aspettare la contrattazione con i sindacati. Infatti, «l’esigibilità della prestazione da parte del datore di lavoro pubblico è previsto che passi attraverso una regolamentazione in sede di contrattazione collettiva di comparto, soprattutto per stabilire regole su mobilità interregionale». Ma intanto «nelle more della disciplina contrattuale si fa riferimento ai criteri datoriali, oggetto di informativa preventiva, e il trasferimento è consentito in ambito del territorio regionale di riferimento». Ciò vuol dire che all’interno della stessa regione già adesso si può.
Lo scopo è quello di ottenere anche per questa via gli obiettivi di risparmio nei ministeri di ulteriori 7 miliardi e mezzo di euro entro il 2013 ( cinque miliardi nel 2012 e due miliardi e mezzo l’anno successivo). Se questi obiettivi non saranno raggiunti sarà effettuato il differimento (senza interessi) del pagamento agli statali delle tredicesime mensilità in tre rate annuali posticipate. Ministeri ed enti pubblici insomma dovranno accorpare gli uffici, con una riduzione organica del costo del personale. In relazione alla diminuzione degli uffici — sottolinea Palazzo Vidoni — «è prevista anche la diminuzione della dotazione organica del personale assegnato. In tal caso la riduzione viene calcolata non sulle unità di personale bensì sulla spesa complessiva, che dovrà ridursi in misura non inferiore al 10%».
Quanto al rischio che non venga pagata la tredicesima (un istituto esteso a tutti i lavoratori dipendenti dal 1960) è ipotizzabile che se la misura diventerà effettiva si possa scatenare un’ondata di impugnazioni e ricorsi.
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