Madrid, bagno di folla per il Papa “Un lavoro degno ai giovani”

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MADRID – «L’uomo deve essere al centro dell’economia. C’è una responsabilità  dell’Europa verso gli altri, le altre nazioni e verso l’umanità . Bisogna creare lavoro. E i giovani chiedano giustizia». Nel giorno più nero della crisi finanziaria attuale, di fronte a 500 mila ragazzi stipati nelle piazze di Madrid – mentre altrettanti se ne attendono entro domenica, con parole appassionate rilasciate in aereo prima di atterrare in Spagna, il Papa ha voluto lanciare un messaggio di speranza e, forse, di riscatto.
Un appello dispiegato da un Paese economicamente in ginocchio, ma spronato dallo stesso Pontefice a rispondere alle difficoltà . «Benchè vi siano attualmente motivi di preoccupazione – ha detto Joseph Ratzinger – è maggiore l’ansia degli spagnoli nel superarli con il dinamismo che li caratterizza, e al quale contribuiscono le sue profonde radici cristiane, molto feconde nel corso dei secoli». Parole valide, a ben vedere, anche per altre latitudini.
E se a Madrid i giorni della vigilia per l’arrivo di Benedetto XVI sono stati di festa, ma anche di tensione e scontri fra la polizia e gli “indignados”, i quali protestavano per i costi della visita papale (Radio Vaticana è intervenuta ieri affermando che le spese dell’evento ricadono a carico della Chiesa), ieri è stato invece il momento del bagno di folla per il Pontefice. Lungo i viali della capitale e nella centrale Plaza de Cibeles lo attendevano ragazzi convenuti da quasi 200 Paesi per la Giornata mondiale della gioventù.
Ratzinger ha attraversato il cuore della città  tra due ali plaudenti. Alla Puerta de Alcalà  è stato accolto dal sindaco il quale, simbolicamente, gli ha consegnato le chiavi della città . Poi, accompagnato da una delegazione di giovani in rappresentanza di tutti i continenti e dal cardinale di Madrid, Rouco Varela, è passato sotto l’arco centrale della grande porta e ha piantato un ulivo.
Ma è stata la crisi finanziaria ad essere in cima alle preoccupazioni del Papa. Una situazione che non può essere disgiunta, nel suo giudizio, da considerazioni di carattere spirituale. «In questa crisi economica – ha spiegato Benedetto -si vede cosa accade quando un’economia solo mercantile ha dimenticato l’etica. Non può essere autoreferenziale. L’uomo deve essere al centro dell’economia, che non rappresenta solo profitto ma solidarietà . Mentre i giovani guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficoltà  di trovare un lavoro degno».
Il Papa ieri mattina era sbarcato a Madrid scendendo in modo abbastanza baldanzoso dalla scaletta dell’aereo, e nel mettere piede a terra aveva trovato ad attenderlo re Juan Carlos a sorpresa con un’estremità  fasciata e il bastone in mano. E’ stato così l’ottantaquatrenne Pontefice ad aiutare il sovrano a salire sul piedistallo per i discorsi di saluto.
L’appuntamento con la Giornata della gioventù, giunta alla 26esima edizione, è particolarmente caro a Benedetto che in questo senso prosegue il percorso iniziato da Giovanni Paolo II. «Sono qui – ha affermato – per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessati a Cristo o in cerca della verità  che dà  un senso genuino alla propria esistenza». La situazione in cui si trovano a vivere è fatta, ha continuato, «di superficialità , consumismo ed edonismo imperanti, tanta banalizzazione nel vivere la sessualità , tanta mancanza di solidarietà , tanta corruzione». Oggi la visita del Papa prosegue con gli incontri “politici”: in successione il re, il primo ministro e il capo dell’opposizione.


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