Marchionne all’Aquila: è ora di fare squadra e ritrovare credibilità 

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«È il momento di fare squadra, di comportarsi in maniera compatta e coesa» dice Marchionne dopo l’inaugurazione dell’asilo che Fiat ha donato al Comune dell’Aquila. «Se non rimettiamo le cose in ordine il sistema non può andare avanti», bisogna «far vedere un’unica faccia fuori dall’Italia» aggiunge Marchionne. E anche se precisa di non voler criticare qualcuno in particolare («non dò la colpa a nessuno»), fa un paragone che per l’Italia non suona certo incoraggiante: «Ieri sono stato in Turchia e ho incontrato il primo ministro turco. Il Paese ha affrontato la crisi in maniera totalmente diversa». Ad accompagnare Marchionne il presidente della Fiat John Elkann, che ha avuto parole di apprezzamento per la struttura, realizzata in soli sei mesi con un finanziamento di 3 milioni di euro. Cinque edifici collegati fra loro, 1.300 metri quadrati più un giardino, la scuola è al centro della new town di Bazzano, uno dei 19 quartieri costruiti dopo il terremoto, dove il problema è proprio la mancanza di servizi. Ci sono una materna, già  in funzione con 54 bambini iscritti, e un nido che invece partirà  nelle prossime settimane. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ringrazia Fiat per «questo gioiello» e torna a polemizzare con Carlo Giovanardi per i soldi destinati all’Aquila dal fondo per le politiche della famiglia, solo in parte disponibili e utilizzati: «Quante strutture del genere avremmo potuto realizzare con quei soldi?»


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