Ucciso Gheddafi

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La fine di Gheddafi è coincisa con la caduta di Sirte, città  natale e ultima roccaforte del rais. Le notizie sono molto confuse: i ribelli, in festa da Tripoli a Bengasi, continuano a sparare in aria raffiche di mitra per celebrare quella che dovrebbe essere la fine della guerra civile libica.
Alcuni testimoni affermano che Gheddafi è stato catturato all’interno di un tunnel-bunker mentre implorava di non sparare. Altri dicono che c’è stato uno scontro a fuoco. A quanto pare, Gheddafi è stato ferito gravemente alle gambe e caricato su un’ambulanza diretta a Misurata. Durante il viaggio, però il colonnello sarebbe morto a causa delle gravi ferite.
Abdel Majid, esponente del Cnt aveva dato alle agenzie un’altra versione: aerei della Nato avrebbero colpito il convoglio di Gheddafi che tentava di fuggire da Sirte caduta nelle mani dei ribelli.
C’è una prima fotografia del display di un telefonino in cui è ritratto un Gheddafi dal volto insanguinato sorretto dalle braccia dei ribelli. Le emittenti tv Al Arabyia e Al Jazeera hanno trasmesso l’immagine ma hanno precisato di non poterne verificare l’autenticità . Intanto un’altra fonte del Cnt, Mohamed Abdel Kafi, afferma che il corpo del colonnello è stato trasportato, per motivi di sicurezza, in una località  segreta.

A metà  mattinata era arrivata la dichiarazione del colonnello Yunus al Abdali: “Sirte è stata liberata. Non ci sono più forze di Gheddafi. Ora stiamo rincorrendo i suoi combattenti che cercano di scappare”

L’attacco è cominciato verso le otto del mattino ed è continuato per circa 90 minuti. Dopo la presa di Bani Walid avvenuta pochi giorni fa, il Cnt aveva annunciato l’imminente vittoria rivolgendosi verso Sirte, città  natale dell’ex colonnello, considerata l’ultimo baluardo di questa primavera libica.

Secondo l’Associated Press, sono almeno 16 i soldati lealisti che per ora sono stati catturati, oltre a munizioni e camion carichi di armi. Tra gli arresti di primo piano ci sarebbe anche il portavoce del regime Ibrahim Moussa.


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