Stazioni come aeroporti ecco l’Alta velocità  firmata dalle archistar

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ROMA – La Portaerei, il Dinosauro, il Drago. La nuova stazione Tiburtina di Roma, stile aeroporto e la prima “a ponte”, design avveniristico, aprirà  la sua ala sui binari la mattina del 28 novembre. È costata 155 milioni di euro e i lavori sono iniziati nel 2008. Inaugurerà  la rivoluzione dell’Alta Velocità  in Italia, fatta di viaggi lampo e firme di archistar. Parte la grande operazione delle Ferrovie. L’ad Mauro Moretti illustra l’avventura: «Si riapre la stagione delle stazioni viste come ridisegno urbanistico». E dopo Tiburtina, progettata dall’architetto Paolo Desideri in team nello studio Abdr con Maria Laura Arlotti, Michele Beccu e Filippo Raimondo, a seguire sarà  la volta di Torino Porta Susa, firmata da Jean-Marie Duthilleul, Etienne Tricaud, Silvio d’Ascia e Agostino Magnaghi, a inizio 2012, un investimento di 55 milioni; di Bologna centrale, disegnata da Arata Isozaki, tra il 2012 e il 2013, costo 440 milioni; di Napoli Afragola, ideata da Zaha Hadid, nella primavera del 2013, costo 75 milioni; e poi di Firenze, di Foster & Arup, per un investimento di 300 milioni. «Tutti interventi – sottolinea l’amministratore delegato – realizzati con il metodo dei concorsi internazionali di architettura».
È il ritorno ai progetti di qualità , un ritorno al passato che corre verso il futuro. A Torino, ecco un grande boulevard alberato e un tunnel di vetro e acciaio, un luogo anche d’incontro. A Firenze Foster & Arup propongono una stazione verticale, tutta specchi, luce naturale e scale mobili e tapis roulant inclinati. A Napoli, Zaha Hadid disegna un ponte, un percorso curvilineo entro un volume di calcestruzzo e vetro che assicura la connessione del tessuto urbano scavalcando la ferrovia. A Reggio Emilia invece si alzerà  una volta di archi inventata da Santiago Calatrava, un’opera da 62 milioni.
E intanto è partito il countdown per la Tiburtina, che sarà  inaugurata dal presidente Napolitano dedicandola ai 150 anni dell’Unità  d’Italia e al conte del Risorgimento Camillo Benso di Cavour. Davanti si libra ancora la tangenziale romana, quella che sfiora i palazzi, resa celebre dai film di Fantozzi. Da Tiburtina a Pietralata prima o poi sarà  abbattuta. E la nuova stazione dalla fine del mese inghiottirà  300mila passeggeri al giorno. Il gigante ha una pelle delicata. «Vedete quei vetri? – spiega l’architetto Desideri, che è anche autore del nuovo Auditorium di Firenze, che aprirà  il 21 dicembre – tutti hanno serigrafie e colorature diverse. Perché ogni tessera deve filtrare il sole in modo particolare, non creare un effetto a specchio». La vecchia centrale dei servizi, quella andata a fuoco nei mesi scorsi bloccando le ferrovie di mezz’Italia, sarà  abbattuta e trasferita dalla parte opposta, al suo posto ci verrà  un palazzo di uffici.
Siamo sul fianco del Drago. Sotto c’è la prima piazza. «Sarà  aperta, ribassata – fa notare Desideri – tra la stazione e l’atrio, 50 metri per 80, con i negozi lungo i bordi e la grande libreria. E davanti alla facciata alta 22 metri, al posto della sopraelevata che cadrà , un bel boulevard pieno di alberi». Entriamo nella pancia. C’è la “piastra”, con le sue “bolle” strutture sospese per i servizi di pregio, che “nuotano” appese alla volta. «Le abbiamo disegnate così» dice l’architetto «per evitare vibrazioni sulla struttura». È immensa questa piazza da cui si scenderà  ai binari. Qui ogni giorno entrerà  e uscirà  una città  come Perugia. E la Portaerei sarà  anche un gigantesco shopping center per la città , per i due quartieri di Tiburtino e Pietralata. Pronti infine i parcheggi da 1.000 posti e c’è la piazzetta per un romantico kiss&ride, tra pareti di ardesia e marmo.

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Dall’11 dicembre aumentano i convogli che faranno tappa a Roma est. Dal 2014 solo due ore e mezzo per raggiungere Milano 
Da quattro a diciotto Frecciarossa: nel nuovo scalo è subito rivoluzione     


ROMA – La “metropolitana d’Italia”, come l’ha soprannominata l’ad di Ferrovie Mauro Moretti, sarà  protagonista della nuova stazione Tiburtina. I treni Fracciarossa, le schegge italiane che dal 2014, con l’arrivo del nuovo Etr 1000, in costruzione presso gli stabilimenti Ansaldo Breda-Bombardier, potrebbero raggiungere la velocità  record di 360 all’ora unendo Roma e Milano in meno di due ore e mezzo, saranno di casa a Tiburtina. E con il nuovo orario invernale, in vigore da domenica 11 dicembre, la nuova stazione diventerà  lo snodo fondamentale dei trasporti su ferro che uniscono Napoli a Torino.
Complessivamente le fermate dei Frecciarossa passeranno dalle 4 attuali a 18. Gli utenti avranno in questo modo 12 fermate aggiuntive a Tiburtina. Ma questa novità , precisano le Fs, non costerà  sacrifici o riduzioni di traffico per il nodo di Roma-Termini. Dunque dall’11 dicembre le coppie di treni (andata e ritorno) di passaggio a Roma Tiburtina – compresi i treni che fermano anche a Termini – passeranno dalle attuali due a nove. In totale ci saranno sette coppie in più ospiti della stazione appena ristrutturata. A testimonianza della bontà  del progetto Tiburtina, futuro “cuore” del trasporto su ferro nazionale, è arrivata la cessione da parte di Fs a Bnl-Paribas di un terreno edificabile adiacente la stazione. Nei prossimi anni il gruppo bancario conta di costruire a ridosso dello snodo il proprio quartier generale da 43mila metri quadrati pronto nel 2015.
(l.c.)


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