“Tassa” di mille euro sul contribuente ma nel calcolo non c’è il sommerso
In una visione più prosaica, ha invece un peso economico che incide, su ogni contribuente, per circa mille euro a testa. E frena gli investimenti esteri. I sessanta miliardi di “buco” stimati dalla Corte dei conti rischiano di essere solo una buona approssimazione perché, come spiega il presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino, i reati di corruzione sono caratterizzati da «una rilevante difficoltà di emersione ed esiste una scarsa propensione alla denuncia, non solo perché si tratta di comportamenti che spesso nascono da un accordo fra corruttore e corrotto ma anche perché, nell’ambiente in cui sorgono, anche le persone estranee al fatto, ma partecipi all’organizzazione, non dimostrano disponibilità a denunciare fenomeni di tal tipo».
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ROMA — Sarà pure «un problema tecnico», come dice il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, ma se non verrà affrontato e risolto, il patrimonio dell’Inps si azzererà in un paio d’anni, principalmente a causa del buco ereditato dall’Inpdap, l’istituto di previdenza dei dipendenti pubblici incorporato nel SuperInps a partire dal 2012.
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