L’assalto alle liberalizzazioni barricate e migliaia di piccoli favori tra stalle, tiri a segno e mercatini

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C’è di tutto nei 2.299 emendamenti depositati in commissione Industria al Senato, raccolti nei sette tomi di 2.496 pagine che da domani saranno esaminati e sfoltiti. Ma è difficile che possa avvenire senza un’intesa fra i tre leader di maggioranza. Anche perché a loro appartiene il maggior numero di correzioni proposte: alla Lega solo 150, all’Idv 140. Sono targate invece Pd 650 e Pdl 700. L’Udc ha già  fatto sapere che ritirerà  i suoi emendamenti. Detto questo, nei faldoni è comparso di tutto. Non solo una frenata imposta su professioni e farmacie (dal Pdl soprattutto). Ma si va dalla semplificazione delle procedure di separazione consensuale dei coniugi alla liberalizzazione della pratica del tiro a segno, dai carrelli dei supermarket ai mercatini dell’usato. Chi può prova a inserire ogni cosa, neanche fosse una nuova legge omnibus. La Lega la vendita totale della Rai, Pd e Idv norme sul beauty contest, l’autonomista Helga Thaler l’abolizione dell’Imu su stalle e i fienili.Il maggior numero di proposte da Pdl e Pd. Il tentativo è di trasformare il testo in una vera legge omnibusSono 2.299 gli emendamenti presentati a Palazzo Madama: sette tomi di 2.496 pagine. Ora dovranno essere sfoltiti


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In difesa dei diritti negati

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REFERENDUM. Il 1 agosto l’Italia dei Valori ha consegnato in Cassazione quattro quesiti referendari, di cui due relativi al ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e dei diritti universali previsti dal contratto nazionale (art. 8). Gianni Rinaldini, in un’intervista pubblicata su il manifesto del 4 settembre scorso si è rivolto direttamente a noi, chiedendo un «gesto di generosità  e di apertura» verso tutte quelle forze che hanno combattuto ieri il governo Berlusconi-Lega e oggi le scelte antipopolari di Monti, in particolare sui temi sociali, al fine di creare un ampio fronte unitario.

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