Fede e i soldi in Svizzera, indaga la procura
ROMA – Il direttore del Tg4 Emilio Fede, una valigia piena di contanti e un versamento rifiutato in una banca della Svizzera. Una storia su cui la procura di Roma vuole ora vederci chiaro, tanto da aver aperto un fascicolo per il reato di riciclaggio, al momento ancora contro ignoti. Si tratta di una vicenda ambigua, partita con un esposto anonimo alla Guardia di Finanza di Como in cui si segnalava che il giornalista avrebbe cercato di depositare presso un istituto di credito di Lugano due milioni e mezzo di euro. Sentendosi rispondere: «No, grazie, rifiutiamo il versamento perché non conosciamo la provenienza di quei soldi». Accuse senza nome che Fede nega sdegnato: «È una balla colossale, un complotto contro di me».
Nell’esposto, piuttosto vago, l’anonimo aveva anche fornito alcuni particolari, tra cui la targa della vettura su cui viaggiava il giornalista, una Audi A8 risultata intestata a una società riconducibile a Mediaset con sede a Roma. Una vicenda che, a quanto pare per alcuni mesi è rimasta lettera morta. Ma che qualche giorno fa è stata ripresa in mano. Tanto che dopo aver fatto alcune verifiche preliminari per accertare se vi fossero elementi tali per proseguire l’indagine, i militari delle Fiamme Gialle hanno girato l’esposto per competenza, alla procura di Roma, che ha aperto un fascicolo. Spetterà ora ai magistrati della capitale verificare la fondatezza della segnalazione. Al momento, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ha aperto un fascicolo contro ignoti: il reato configurato è riciclaggio di denaro e nei prossimi giorni il magistrato ascolterà Emilio Fede, che dovrà fornire la sua versione dei fatti.
In attesa della convocazione dei pm, il direttore del Tg4 si difende e denuncia l’esistenza di un “preciso disegno” per screditarlo. «È una balla colossale, che non regge – sottolinea Fede – frutto di una precisa strategia costruita a tavolino. Sono vittima di un complotto, che mi fa paura. Mi chiedo chi vuole farmi perdere credibilità e soprattutto perché».
Per il giornalista è solo l’ultimo guaio giudiziario. Fede è infatti già indagato per favoreggiamento della prostituzione per le feste organizzate nelle residenze dell’ex capo del governo Silvio Berlusconi e per concorso in bancarotta fraudolenta dalla magistratura milanese con l’agente dello spettacolo Lele Mora. In quest’ultimo procedimento, fra l’altro, Fede è accusato di aver trattenuto per sé oltre un milione di euro dei quasi tre che Berlusconi aveva consegnato in più tranche all’ex manager delle star. Una “cresta” che però il direttore del Tg4 ha sempre negato.
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