Misure alternative, in un mese accesso per 1.178 detenuti in più

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PADOVA – Aumenta il numero di detenuti che accedono alle misure alternative. è questo il dato più significativo che emerge dal confronto delle statistiche sulla popolazione detenuta a distanza di un mese: da fine febbraio a fine marzo 2012 le persone sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà  personale sono aumentate di 1.178 unità . Secondo l’elaborazione di Ristretti Orizzonti dei dati del Dap rimane stabile, nel complesso, il numero dei detenuti: 66.695 contro i 66.632 di un mese prima (a fronte di una capienza complessiva di 45.743 unità ). Per effetto della legge “svuota-carceri”, al 31 marzo sono stati 5.682 i detenuti scarcerati (1.522 stranieri e 361 donne).
Dei ristretti presenti alla fine del mese,  24.123 erano stranieri (879 in semilibertà ) e 2.863 donne. I condannati definitivi sono in tutto 38.277, mentre gli imputati 26.941: di questi, 13.493 sono in attesa di primo giudizio, 7.128 gli appellanti, 4.701 i ricorrenti. Altri 1.565 rientrano in una categoria mista: sono imputati con a carico più fatti, ma senza condanne definitive. Infine, gli internati sono 1.379.
In totale, i detenuti in area penale esterna sono 31.979: 10.424 sono in affidamento in prova, 879 in semilibertà  e 9.453 in detenzione domiciliare e arresti domiciliari. Altre 8 persone sono in semidetenzione e altrettante in sospensione condizionale della pena. Ancora: 143 sono in libertà  controllata, 1.086 impegnate in lavori di pubblica utilità . Oltre ai beneficiari della svuota-carceri, l’area penale esterna conta anche 472 persone che lavorano all’esterno con articolo 21 e 3.026 che hanno ottenuto la libertà  vigilata.
Nei 206 istituti di pena italiani la nazionalità  più presente tra i detenuti stranieri è quella marocchina (4.858, 20,1%), seguita da quella rumena (3,686, 15,3%), tunisina (3,043, 12,6%), albanese (2,795, 11,6%). (gig)

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