Via libera della Merkel alla Bce “Può comprare titoli di Stato”

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BERLINO â€” E’ fatta, la grande svolta di “Angie” è completata: non abbiamo nulla contro acquisti di titoli sovrani di Paesi deboli dell’eurozona da parte della Banca centrale europea (Bce), fa sapere dalle vacanze in Alto Adige la cancelliera federale Angela Merkel. Dopo i summit telefonici di ieri l’altro con Mario Monti e di venerdì con Franà§ois Hollande, è il terzo forte segnale lanciato dalla leader tedesca. E poche ore dopo, insieme al Segretario di Stato al Tesoro Usa Tim Geithner, che ha ricevuto nelle ferie sul Baltico, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble accendeva un altro semaforo verde:
piena fiducia e apprezzamento negli sforzi di Italia e Spagna, ok in sostanza alla Bce, impegno tedesco-americano a coordinarsi e lavorare insieme sempre di più con il resto d’Europa per lottare contro la crisi. I mercati hanno reagito subito, positivamente. Lo spread tra i Bpt e i Bund è sceso a 460, la Borsa di Milano ha chiuso a +2,8%, Francoforte a +1,3%, Londra a +1,18%, Parigi a +1,2%, Madrid a +2,78% e Atene a +3,25%. Su questo sfondo, Mario Monti comincia oggi il suo tour da Parigi a Helsinki e a Madrid. E inizia la settimana di fuoco, dei banchieri centrali come dei leader politici: Draghi, presidente della Bce, e Weissmann (Bundesbank) avranno un atteso faccia a faccia, prima del quale Geithner incontrerà  entrambi. E giovedì si tiene l’atteso consiglio Bce.
«Per la Germania non ci sarebbero ragioni per criticare la Banca centrale europea se questa tornasse a comprare titoli di Stato all’interno del programma varato da Jean-Claude Trichet» (il predecessore di Mario Draghi, ndr) – ha detto, istruito per telefono e e-mail dalla signora capo, il viceportavoce di Angela Merkel Georg Streiter – . La Bce prenderà  le misure adeguate per arginare la crisi». C’è solo un limite, anche grande, ai sì tedeschi: gli eurobond, ha continuato Streiter citando di fatto Merkel, «non sono nell’interesse del nostro governo». La sensazione però è che passo dopo passo per non traumatizzare i suoi elettori — oggi sugli acquisti di titoli, domani forse anche sugli eurobond — la cancelliera venga incontro a Draghi, Monti e Hollande, partner indispensabili nel confronto interno con i falchi Bundesbank che lei ha sconfessato tre volte in 4 giorni. Con l’appoggio, la moral suasion e l’incoraggiamento dell’amministrazione Obama. Schaeuble e Geithner (che ha avuto anche un colloquio telefonico con il collega francese Moscovici) hanno sottolineato il forte apprezzamento per gli sforzi italiani. Hanno promesso ai mercati e all’Europa una cooperazione Usa-Germania e Usa-Ue sempre più stretta, anche in vista delle sfide economiche d’autunno, per stabilizzare la global economy. Hanno invitato i poteri politici europei e occidentali e in generale ad «approvare e applicare in ogni modo le misure necessarie per riportare sotto controllo la crisi finanziaria e restaurare la fiducia ». E, continua il comunicato diffuso dopo il consulto durato oltre un’ora, «hanno ribadito il loro desiderio di vedere entro il prossimo autunno progressi nell’applicazione di un’agenda politica per la stabilizzazione del mondo e dell’Europa».


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