Permessi di soggiorno a chi acquista una casa: la Spagna pronta a cambiare la legge

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MADRID – Può avere un prezzo un permesso di residenza? Per il governo spagnolo, sà­. L’esecutivo di Madrid sta infatti studiando come cambiare la legge per concedere il permesso di residenza agli stranieri che acquistino una casa in Spagna per un valore di almeno 160.000 euro. È quanto ha dichiarato il segretario di Stato per il Commercio, Jaime Garcà­a-Legaz, questa mattina in un incontro pubblico a Madrid. Il rappresentante del governo ha spiegato che domani ci sarà  una riunione per affrontare le modifiche normative necessarie. Garcà­a-Legaz ha poi specificato che la cifra orientativa che si studia è “un livello adeguado” che “non causerebbe una domanda eccessiva di permessi di residenza” e che le modifiche guardano soprattutto ai cittadini cinesi e russi. L’obiettivo dichiarato dallo stesso segretario di Stato è cambiare in tempi rapidi la legge sull’immigrazione per cercare un nuovo mercato che aiuti a vendere l’immenso stock di case nuove e invedute che sono la pesante eredità  della bolla immobiliare che ha alimentato per dieci anni la crescita della Spagna. Secondo alcune stime solo questo stock –senza includere il mercato delle case di seconda mano- è di 700.000 unità .

Poco dopo le dichiarazioni di Garcà­a-Legaz, il presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy, in una conferenza stampa a una domanda diretta sulla modifica alla legge annunciata dal segretario di Stato, ha risposto che “non è stata ancora presa nessuna decisione” ma riferendosi allo stock immobiliare ha aggiunto: “Abbiamo la necessità  di vendere quelle case”. L’annuncio di un cambio della normativa arriva mentre si continua a discutere su come alliviare la situazione delle migliaia di famiglie sotto sfratto, l’altra faccia del boom immobiliare. La scorsa settimana il governo ha approvato un decreto che stabilisce una moratoria di due anni per le esecuzioni giudiziarie in casi di estrema necessità : famiglie con redditi non superiori ai 19.000 euro e con tre figli o famiglie monoparentali con due figli (di cui uno al di sotto dei tre anni), e con persone con disabilità  di almeno il 33%. Una misura che è stata criticata da più parti. Non solo i movimenti cittadini che lottano contro la casa la considerano “cosmetica” ma anche i giudici, che vedono accumularsi nei tribunali le ingiunzioni di sfratto, la ritengono insufficiente. Negli ultimi cinque anni le esecuzioni giudiziarie si sono moltiplicate in Spagna e  dal 2008 sono già  oltre 350.000. Molti dei casi di sfratto riguardano famiglie di immigrati e nazionalizzati che negli anni del boom comprarono case il cui valore attuale è di media il 30% in meno di quello che era nel 2007. (mp)

 

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