Lavoro, Fornero lancia la «staffetta» tra generazioni

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In attesa di vedere se il decreto che Fornero sta preparando sarà  presentato, il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, promette intanto una norma per prorogare di sette mesi parte dei contratti dei lavoratori precari del pubblico impiego. Che sono 250 mila, ha detto ieri il ministro in un’audizione alla Camera. Per quelli con il contratto in scadenza (non si sa quanti siano) c’è quindi l’annuncio della miniproroga. Per gli altri «non sarà  possibile una stabilizzazione di massa», ha tagliato corto il ministro.
Dalla tabella fornita da Patroni Griffi si ricava che nel 2011 i dipendenti pubblici precari (contratto a termine, formazione lavoro, interinali, lavori socialmente utili) sono 250.881. Di questi, più della metà  stanno nella scuola (135.936), 100.052 tra sanità  ed enti locali e 14.893 nel settore statale. In attesa di un Accordo quadro tra l’Aran (l’agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego) e i sindacati che dovrà  disciplinare le deroghe al tetto dei 36 mesi per i contratti a termine, Patroni Griffi propone una norma (da inserire nella legge di Stabilità  o nel decreto milleproroghe) «che dia alle amministrazioni pubbliche la possibilità  di prorogare al 31 luglio 2013 i contratti a tempo determinato in essere al 30 novembre 2012 che superano i 36 mesi o il maggior limite previsto dai contratti del comparto». Questa proroga, ha spiegato però il ministro, sarebbe «subordinata al rispetto dei vincoli finanziari» previsti dal decreto legge 78 del 2010 che obbliga le amministrazioni a tagliare del 50% la spesa per i precari. Il ministro ha anche proposto una norma per consentire le assunzioni (fermo restando che non si può superare il 20% di coloro che vanno in pensione) attraverso concorso pubblico con riserva dei posti fino al 40% per i precari che abbiano maturato almeno tre anni di servizio.


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