La Cia attacca la Bigelow “Falsità  nel film su Bin Laden”

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In un’inusuale lettera ai dipendenti Cia, svelata dal Washington Post, Morell attacca l’inizio del film — in cui si vedono momenti di waterboarding — perché «crea la forte impressione che le tecniche rafforzate di interrogatorio che hanno fatto parte del nostro passato programma di detenzione e interrogatorio siano state cruciali per individuare Bin Laden. Quella impressione è falsa ». Le critiche di Morell arrivano nella settimana in cui i giurati degli Oscar hanno cominciato a votare, e tre senatori tra cui John McCain hanno chiesto che la Sony precisi nei titoli con chiarezza che quelle torture non sono state determinanti nella scoperta del nascondiglio del capo di al Qaida.
Ma dietro alle critiche di Morell — favorito nella successione a Petraeus — potrebbe esserci anche una lotta di potere: l’altro candidato è Michael Vickers, sottosegretario al Pentagono per l’intelligence, sospettato di essere stato la talpa della Bigelow.


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