Il sorpasso degli ortodossi, prima minoranza d’Italia

Loading

ROMA — Un milione e settecentomila cristiano-ortodossi in Italia. Più dei musulmani, sono ormai la minoranza religiosa più consistente nel nostro Paese. Un boom innescato dall’arrivo di tanti migranti rumeni e rivelato dal fiorire delle chiese, molte concesse dalle diocesi cattoliche: oggi ce ne sono più di 300 sparse per la Penisola. «La crescita esponenziale degli ortodossi è il dato più rilevante degli ultimi anni», conferma don Gino Battaglia, direttore dell’Ufficio nazionale per il dialogo della Cei. «Anche se l’ultimo dato disponibile, il Dossier Caritas-Migrantes del 2012, riferito però all’anno 2011, dà  i musulmani in leggero vantaggio, possiamo dire che sulla base dei recentissimi flussi migratori il sorpasso è ormai avvenuto». In Italia ci sarebbero dunque 50mila ortodossi in più rispetto ai fedeli dell’Islam.
La crescita si è impennata nel 2007, da quando la Romania è entrata in Europa. Oggi i rumeni (quasi un quinto dei 5 milioni di immigrati) sono la comunità  straniera più consistente nel nostro Paese. «Facciamo parte della stessa famiglia cristiana. Anche il dialogo ecumenico, con la conoscenza reciproca, si è arricchito», spiega Monsignor Siluan Span, vescovo della diocesi italiana della Chiesa rumena. Al punto da registrare diverse conversioni, anche per via dei matrimoni misti. Ma c’è di più: «Stiamo lavorando per arrivare a un accordo formale con l’Italia».
Il punto delle intese con lo Stato resta il nodo centrale. La Diocesi ortodossa romena d’Italia è stata riconosciuta ufficialmente poco più di un anno fa. Questo primo passo giuridico le permette di godere di diverse agevolazioni fiscali, ma non comprende ancora un’intesa che la faccia accedere all’otto per mille. Come invece già  avverrà  dal 2014 per l’Arcidiocesi ortodossa d’Italia, che fa capo al patriarcato di Costantinopoli e ha solide nel nostro Paese. Quanto all’insegnamento nelle scuole il vescovo Siluan ha già  presentato tutte le pratiche necessarie al riconoscimento: «Per ora consigliamo ai nostri bambini di frequentare l’ora di religione cattolica, ma sarebbe giusto che imparassero i dettami della nostra confessione».
Al di là  del caso degli ortodossi rumeni, per il teologo Brunetto Salvarani la questione resta complessa. «Tutte le minoranze in Italia stanno crescendo, senza però trovare un interlocutore che risponda alle loro esigenze di spazi e rappresentatività ».


Related Articles

Giochi studenteschi, i disabili stanno a casa

Loading

Il ministro Gelmini sbatte la porta in faccia ai ragazzi disabili e nega loro la partecipazione alle finali nazionali dei Giochi sportivi studenteschi. Gli studenti disabili resteranno a casa, mentre i loro compagni di classe parteciperanno, come avviene da quaranta anni, alle finali nazionali.

Myanmar. Le prime vittime dei militari continuano a essere i Rohingya

Loading

Myanmar/Bangladesh. Disabilità causate da repressione, condizioni di vita al limite e il Covid in agguato: racconto da uno dei campi profughi in Bangladesh

Pena di morte: 1.685 esecuzioni da inizio 2016, ma prosegue trend per l’abolizione

Loading

I dati del rapporto annuale diffuso da Nessuno tocchi Caino. Cina e Iran rimangono i Paesi in cui continua a essere praticata senza tregua: Pechino, nella sola prima metà dell’anno, ha fatto eseguire almeno 1.200 condanne, Teheran 209. Sono 160 i Paesi che hanno deciso di abolirla. In Europa resiste solo la Bielorussia

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment