Elezioni, vince Zeman Nessun testa a testa

Loading

REPUBBLICA CECA
Il leader socialdemocratico batte il suo sfidante aristocratico Schwarzenberg con il 55,7% dei voti Alla fine il testa a testa, pronosticato prima del secondo turno delle elezioni presidenziali in Repubblica ceca, non c’è stato. Infatti l’ex premier socialdemocratico Milos Zeman, con 55% di voti ottenuti, si è imposto nettamente sullo sfidante Karel Schwarzenberg (45%), che torna a fare il ministro degli esteri a tempo pieno. La vittoria tuttavia non arriva inattesa, in quanto Zeman era dato in testa dai pochi sondaggi usciti nella scorsa settimana. Inoltre l’anziano aristocratico Schwarzenberg non ha saputo replicare ai temi lanciati dal campo dello sfidante, che ha dettato agenda nelle due settimana tra i due turni delle presidenziali. Nella sua campagna Zeman ha messo in rilievo la partecipazione dello sfidante al governo di centro-destra del premier Necas, il più impopolare nella storia della Repubblica ceca. «Schwarzenberg ha votato come ministro e come parlamentare per la restituzione dei beni ecclesiastici, per i tagli allo stato sociale, per la riforma del sistema pensionistico e per tutti gli altri provvedimenti del governo, che affossano l’economia», ripeteva a piè sospinto l’ex premier. L’altro grande tema della campagna elettorale sono stati i Benesovy dekrety, ossia le leggi, che hanno regolato l’espulsione forzata dei tedeschi dalla Cecoslovacchia dopo la fine della Seconda guerra mondiale. «Secondo i parametri del diritto internazionale di oggi, il presidente Benes e tutto il governo sarebbero stati giudicati dal tribunale di Haag», ha dichiarato Schwarzenberg. Una posizione, che ha urtato fortemente l’identità  nazionale ceca, che ha tra i suoi pilastri proprio l’espulsione forzata dei tedeschi. Soddisfatti del risultato sono sia la maggioranza che l’opposizione. Schwarzenberg ha infatti saputo allargare notevolmente l’elettorato dei partiti della coalizione di centrodestra, che nei sondaggi si attestano intorno al 30% di preferenze. «La vittoria di Zeman è un’altra grande sconfitta del governo Necas, che ha perso ogni legittimità  a governare e dovrebbe dimettersi», sostiene invece Bohuslav Sobotka, il segretario generale del partito socialdemocratico (CSSD). Ma per Sobotka l’elezione di Zeman potrebbe creare non pochi problemi in casa, in quanto l’ex premier socialdemocratico, ma da tempo in polemica con il suo partito, non nasconde l’antipatia verso l’attuale dirigenza socialdemocratica, che dovrà  difendere il proprio mandato al congresso del partito, che si svolgerà  a marzo.


Related Articles

Elezioni presidenziali «libere» sorvegliate a distanza da Saleh

Loading

«È un giorno storico per lo Yemen. Voltiamo pagina e apriamo un nuovo capitolo nel quale scriveremo il futuro del paese», ha proclamato ieri con orgoglio Abd Rabbo Mansour al Hadi, candidato unico alle presidenziali, mentre votata in un seggio della capitale Sanaa.

“Regeni fu arrestato dalla polizia”

Loading

L’agenzia Reuters: Giulio Regeni fermato il giorno della sua scomparsa, condotto in caserma e poi trasferito “Le informazioni sono confermate da sei fonti dell’intelligence e degli apparati di sicurezza egiziani”

Siria, il mondo arabo abbandona Assad

Loading

Kuwait, Bahrein e soprattutto Arabia Saudita condannano le violenze di Damasco e richiamano i loro ambasciatori. Ma le stragi continuano.  Almeno 65 morti a Deir az Zur, la quinta città  del Paese. Tra le vittime anche una madre con i suoi due bambini

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment