Lo «stilista dei fiori» si dà fuoco per protesta

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Un uomo è corso ad aiutare ma è stato colpito alla testa da un estintore gettato dal balcone in quei pochi, disperati momenti, alla fine è finito all’ospedale mentre Antonio Formicola veniva portato di corsa al reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Una corsa inutile, le condizioni troppo gravi. Così ieri è morto un fioraio sessantenne, uno dei più famosi della zona.
Vedovo con due figli, nella cittadina vesuviana lo chiamavano lo stilista dei fiori, l’attività l’aveva imparata dal padre, aveva un negozio, Antica Violetta, nel centrale corso Resina. Aveva presentato una pratica al comune ma la risposta è arrivata: «Voleva che fosse spostato lo stallo della sosta che forse impediva una buona visuale del negozio – spiega il sindaco – e poi che fosse completato il marciapiede antistante. La pratica era in esame, non so però da quanto tempo». Il nipote raccolta la storia in un altro modo: «Zio Antonio era esasperato, erano due anni che chiedeva quel permesso, gli dicevano sempre di aspettare. Vedeva che tutti gli altri esercenti parcheggiavano con i loro camion e si sentiva danneggiato, per questo aveva chiesto di pagare per avere la disponibilità di quel suolo necessario a esporre la propria merce». Una folla si è radunata in mattinata davanti al Municipio, residenti e commercianti hanno avviato una raccolta di firme per una manifestazione di protesta. Formicola voleva creare un polo florovivaistico ma non riusciva a ottenere la risposta per un parcheggio. «Possiamo diventare come Sanremo ma ci tengono con le mani legate» ripeteva. «Siamo a un punto di non ritorno, che deve indurre tutti a riflettere sulla crisi che investe il terziario», il commento di Pietro Russo, presidente di Confcommercio della provincia di Napoli.


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