Pareggio Merkel-Steinbrück Ma così lo sfidante perde

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BERLINO — La vera novità è stata la collana con pietre rosse, nere e gialle della cancelliera, i colori della bandiera tedesca. Un accenno di patriottismo, che ben si coniuga al tranquillo orgoglio con cui Angela Merkel ha rivendicato i meriti del suo governo, grazie al quale la Germania è «rimasta forte nella crisi». Più scontato, ma credibile, l’impegno con cui il suo sfidante Peer Steinbrück ha cercato di dare il senso di un Paese che deve muoversi di più, «uscire dallo stallo». Il candidato della Spd, attaccando senza usare i toni arroganti che spesso lo hanno danneggiato, ha conquistato così un primo iniziale vantaggio che è andato via via trasformandosi però in un sostanziale pareggio. Ma la parola spetta ai sondaggi, che dopo i novanta minuti di domande e risposte nello studio B del grande complesso di Berlin-Adlershof, hanno già iniziato a tastare il polso dei circa quindici milioni di tedeschi incollati ieri sera davanti alla televisione. Secondo la rete televisiva Ard avrebbe vinto di misura lo sfidante, mentre stando al rilevamento compiuto dall’istituto Emnid per Rtl , sarebbe stata Angela Merkel a prevalere, anche se di poco. In generale la Merkel mantiene un vantaggio di 15 punti.
Il dibattito è apparso spesso girare intorno agli stessi temi, e in primo luogo alle preoccupazioni per le conseguenze interne della crisi europea. E la cancelliera è stata sempre attenta a elogiare i risultati fin qui ottenuti della maggioranza «nero-gialla» tra cristiano democratici e liberali, che intende riproporre nella prossima legislatura e che ha permesso alla Germania, ha detto, di essere «un motore di crescita e stabilità». Steinbrück ha invece insistito molto sulla necessità di un maggiore giustizia sociale, rilanciando la proposta socialdemocratica di un salario minimo e criticando con forza il fenomeno dell’evasione fiscale.
Solidarietà, per Steinbrück, vuol dire anche e soprattutto aiutare i Paesi colpiti dalla crisi del debito «a ricostruire le loro economie». «Le misure di austerità da solo non bastano», ha detto, ricordando che anche la Germania è stata aiutata a suo tempo con il Piano Marshall. Diversa l’ottica della cancelliera, secondo cui «il denaro deve essere dato con criterio» ed è necessario «un impegno in cambio». Angela Merkel ha nuovamente criticato il suo precedessore, il socialdemocratico Gerhard Schröder , per avere aperto le porte dell’euro alla Grecia e aver voluto allentare i criteri di stabilità europei. Per l’ex ministro delle Finanze nel governo di larga coalizione, guardando al presente, la politica europea del governo Merkel è stata un fallimento. «Ma avete votato sempre con noi», ha ribattuto sorridendo la cancelliera.
Steinbrück ha usato toni duri anche sulle operazione di spionaggio americano rivelate dalla talpa Edward Snowden, del quale ha lodato «il coraggio civile». «Non abbiamo ragione di credere che i nostri cittadini siano spiati su larga scala e se la Casa Bianca mi dice una cosa io ci credo», ha sostenuto la donna più potente del mondo. Dalle malefatte della National Security Agency alla crisi siriana il passo è stato breve. Il leader socialdemocratico ha ribadito che, con lui cancelliere, la Germania non parteciperebbe mai ad un intervento militare in Siria, Più prudente Angela Merkel, secondo cui questa ipotesi si potrebbe verificare solo in presenza di un mandato dell’Onu o della Nato. Ma le differenze, almeno in questo campo, non sono sembrate enormi.
Paolo Lepri


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