Consulta, Silvestri presidente «Dubbi sul Porcellum»

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Esito che fa pensare a una Consulta spaccata, anche perché Mazzella e Silvestri sono stati eletti dal Parlamento, ma il primo con l’appoggio del centrodestra, il neopresidente con quello del centrosinistra.
Silvestri, 69 anni, di Patti (Messina), guiderà la Corte fino al 28 giugno 2014, quando scadrà il suo mandato di giudice costituzionale di 9 anni. Sulla spaccatura minimizza: «La Corte ha diviso i propri voti tra me e il collega Mazzella e un minuto dopo ha ritrovato l’unità. Sono certo che si lascerà subito dietro le spalle questo passaggio. È una votazione democratica che rispetta i criteri dello Stato di diritto, i colleghi hanno espresso il loro voto liberamente e segretamente. Io cercherò di svolgere il mio mandato senza pensare a chi mi ha votato e chi no. Mi sento il presidente di tutta la Corte. L’unanimità è dei regimi, se ci sono posizioni che si confrontano, il risultato è più vicino al giusto». E ancora: «C’è una tendenza, non solo in Italia, a scaricare sul potere giudiziario decisioni che il potere politico non riesce a prendere».
Prima di lui Franco Gallo era stato eletto con 14 voti e Alfonso Quaranta con 10, mentre Ugo De Siervo — a fine 2010 —, come lui, con un solo voto di vantaggio. All’esame della Corte costituzionale nei prossimi mesi questioni molto delicate. Il 9 ottobre si pronuncerà sull’ammissibilità del caso Abu Omar, l’imam di Milano preso in Italia e portato in Egitto. Al centro, il segreto di Stato: la Consulta si è già pronunciata dichiarando ammissibile il conflitto sollevato contro la Corte d’appello di Milano da Palazzo Chigi e ora dovrà affrontare il primo vaglio sul conflitto contro la Cassazione. No comment di Silvestri, invece, sulla possibilità che la Consulta si debba pronunciare sulla questione della legge Severino: «Se dovesse pervenire — sottolinea Silvestri — verrà calendarizzata, sarà nominato un relatore e la Corte si pronuncerà nella sua interezza, sia sull’ammissibilità sia sull’esito. Ora non posso pronunciarmi, potrebbe sembrare che io voglia anticipare un’opinione che è possibile debba dare nella sede competente». E sulla legge elettorale, Silvestri osserva: il cosiddetto Porcellum presenta «aspetti problematici rispetto al premio di maggioranza senza soglia. Questo non significa anticipare un giudizio di costituzionalità, che è altra cosa».
Flavio Haver


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