Cosi’ la Telecom e Cipriani spiavano per conto del Sismi

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Tutto inizia con un blocco di carte riservate sequestrate a Tavaroli

I rapporti con l`ex numero due dei servizi Mancini, con centinaia di telefonate

Così la Telecom e Cipriani
spiavano per conto del Sismi

Scambio di cellulari e incontri clandestini nell`ufficio della Polis
di CARLO BONINI

ROMA – Cosa hanno davvero scambiato Marco Mancini e Giuliano Tavaroli, il Sismi e la Telecom? E cosa, Mancini ed Emanuele Cipriani (“Polis d`Istinto”)? Il 25 luglio scorso, i pubblici ministeri, nel rassegnare al gip Paola Belsito gli esiti di quasi due anni di indagine, propongono una ricostruzione che poggia su evidenze documentali, testimonianze oculari. Scrivono: “Qui non si tratta di speculare o argomentare su considerazioni di senso comune che possono vedere punti di contatto operativi e strategici tra il principale gestore di telefonia italiano e apparati dello Stato deputati a garantire la sicurezza nazionale e il controspionaggio. Si tratta di partire da alcune indubbie risultanze investigative”.

A cominciare da un fascio di carte riservate che, nel dicembre 2004, vengono recuperate nella perquisizione di una casa alle porte di Pavia, dove Giuliano Tavaroli vive con la sua famiglia. Il responsabile della security Telecom conserva gli organigrammi riservati dell`Autorità nazionale per la sicurezza, del ministero della Difesa, del Viminale, di Cesis, Sismi, Sisde, Arma dei carabinieri, Direzione investigativa antimafia (Dia), Ros, ministero dell`Economia, ministero degli Esteri, della Presidenza del Consiglio, dell`amministrazione della Camera dei deputati. La provenienza di queste carte è inequivoca: “i Servizi”.

Custodire dei nomi “coperti” può non voler dire molto. E, forse, neppure averli ricevuti dal Sismi. Ma se il vertice Telecom e il vertice Sismi si scambiano gli stessi cellulari, allora, annotano i pm, “il dato diventa sorprendente”. Almeno dieci telefoni (3 “Nokia”, 3 “Sony”, 4 “Samsung”), cambiano di mano tra il 2005 e il 2006. Per un periodo funzionano con schede intestate al ministero della Difesa. Qualche tempo dopo due di questi cellulari “vengono utilizzati con schede in uso ai vertici della security Telecom e Tim: Giuliano Tavaroli e Adamo Bove”; un terzo e un quarto dall`allora numero due del Sismi Marco Mancini, che per aumentare la protezione delle sue conversazioni usa anche una scheda svizzera. Su questa utenza (che nella rubrica di Tavaroli viene annotata “tortellino”, soprannome che Mancini si era guadagnato tra gli addetti) chiama evidentemente il responsabile della security Telecom, ma chiama soprattutto Emanuele Cipriani.


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