Dico, incontro Prodi-Bertone Schiarita tra Italia e Santa Sede

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Il presidente del Consiglio: “Questa legge servirà ad aiutare i più deboli”

Roma, faccia a faccia tra la delegazione italiana e quella vaticana
Il premier e Ruini, stessi toni: “E’ andata benissimo”

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<p><font size=ROMA – Finisce con Prodi e Ruini che dice usano le stesse parole: “E’ andata benissimo”. Una sintonia che sembra essere la linea comune dopo i colloqui tra la delegazione italiana e quella vaticana, in occasione del ricevimento per l’anniversario della firma dei Patti Lateranensi. Nonostante le tensioni e la dura polemica sui Dico, “i rapporti fra le due sponde del Tevere si sono rafforzati”, assicura il governo. E anche sui Dico, che Prodi continua a difendere (“Servono ad aiutare i più deboli”), arrivano toni misurati: “Le posizioni si sono chiarite – assicura il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, protagonista di un faccia a faccia di mezz’ora con Prodi – L’incontro è andato bene: abbiamo parlato con molta serenità non solo di problemi italiani. Abbiamo anche parlato di famiglia. Ma nei termini che la Chiesa pone sempre, ciò vuol dire con chiarezza e rispetto”. E, in serata, da palazzo Chigi, arriva una nota che definisce “rafforzati” i rapporti tra lo Stato italiano e la Santa Sede. In pratica Prodi avrebbe ribadito al cardinal Bertone tutti gli aspetti positivi del disegno di legge varato il 6 febbraio dal Consiglio dei ministri, a partire dalla difesa delle categorie più deboli. Valutazioni alle quali i vertici del Vaticano avrebbero replicato esprimendo ancora una volta le perplessità circa la tenuta della famiglia.

Finisce così una giornata che vede la “soddisfazione” per l’andamento dell’incontro del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dei vicepremier Massimo D’Alema e Francesco Rutelli. E non solo sui Dico ma anche sulla politica estera: dal Medio Oriente, all’Africa, alla Cina.


Fuori dai cancelli, nel frattempo, la manifestazione organizzata da radicali e socialisti schierati con striscioni e fischietti reclama l’abrogazione dei patti fra Stato italiano e Chiesa cattolica. Una richiesta che il presidente del Senato Franco Marini rimanda al mittente: “La revisione del Concordato è fuori dalla realtà”.

Ma un fronte di tensione interno al centrosinistra lo apre Clemente Mastella: “La maggioranza per far passare i Dico non c’è e non ci deve essere, salvo sgambetti ipocriti di qualcuno”. O salvo che, come si ipotizza nelle ultime ore, il ddl non arrivi prima alla Camera. Dove il Governo può contare su una maggioranza più solida.

(Repubblica.it, 19 febbraio 2007)

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