Ingiuste detenzioni ed errori giudiziari: 700 milioni spesi in risarcimenti
BEN 42 milioni di euro. Che lo Stato ha pagato solo nel 2016 per risarcire un migliaio di casi tra ingiuste detenzioni – arresti disposti dai giudici che non andavano fatti – ed errori giudiziari riconosciuti da una sentenza di revisione. Una tabella, messa a punto dal Mef che materialmente paga gli indennizzi, è destinata a far discutere alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il 26 in Cassazione, il 28 nei distretti di Corte di Appello.
SOPRATTUTTO perché a metterla in evidenza, con tanto di polemica, è un esponente del governo, il ministro della Famiglia e degli Affari regionali Enrico Costa, con una passione per i fatti di giustizia (è stato vice ministero nel governo Renzi), e un’ossessione, da avvocato, per la giustizia “ingiusta”.
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