Il Consiglio d’Europa indaga sulla strage del mare in cui morirono 61 migranti
Lo ha riferito il presidente della stessa assemblea, il parlamentare turco, Mevlut Cavusoglu, durante la conferenza stampa per l’apertura dei lavori della sessione plenaria dell’assemblea, che dureranno fino a venerdì. Al tema dei rifugiati che stanno giungendo in Europa via mare dalle coste dell’Africa del nord sono dedicati due rapporti che l’assemblea discuterà e voterà oggi. In entrambi si fa riferimento più volte all’Italia. Da un lato, chiamando tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa a condividere la responsabilità per la gestione dei rifugiati. Dall’altro, criticando alcune delle scelte operate dal governo, come quella di respingere alcune imbarcazioni verso la Libia, su cui c’erano probabilmente persone che avevano diritto a richiedere asilo. Il dibattito potrebbe presentarsi difficile per la delegazione italiana, visto che il giorno dopo il tema sarà all’ordine del giorno in un’udienza della grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo. I giudici europei si accingono infatti a emettere una sentenza sul ricorso portato da 11 somali e 13 eritrei che si trovavano su un’imbarcazione che è stata rinviata in Libia il 6 maggio 2009 dopo essere stata intercettata a 35 miglia da Lampedusa.
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