Stampa Gb Il silenzio di Cameron
Pur sostenendo di non essere «la persona più qualificata» per parlare dello scandalo delle intercettazioni illegali che ha portato alla chiusura di News of the World (il tabloid di cui oggi uscirà in edicola l’ultimo numero), Bowcott ha accettato di rispondere a qualche domanda del manifesto. Rispetto alle conseguenze e alle ripercussioni che l’affaire News of the World e le intercettazioni facili da parte di alcuni media avrà sul mondo dei media e sulla politica, Bowcott sostiene che «mi pare che ci troviamo di fronte a una situazione in cui sarà progressivamente più difficile continuare con questa sorta di auto-regolamentazione da parte della stampa. Si andrà verso una regolamentazione più rigida e ufficiale».
Resta il fatto che le conseguenze più gravi sono quelle che pagheranno i giornalisti del News of the World. «È sempre triste assistere alla chiusura di un giornale – dice il giornalista del Guardian -. Vedere così tanti giornalisti perdere il posto di lavoro. Soprattutto perché, è bene sottolinearlo, la maggior parte di questi colleghi probabilmente non ha mai avuto nulla a che fare con le intercettazioni telefoniche illegali».
Per quello che riguarda le ripercussioni dello scandalo sulla politica, dopo l’arresto dell’ex portavoce del premier britannico David Cameron, Bowcott sostiene che «quello che rimane sotto i riflettori in questo momento è il giudizio politico del primo ministro nella sua decisione di assumere comunque Coulson, nonostante le insistenti voci di un suo presunto coinvolgimento nello scandalo delle intercettazioni. A questa domanda, perché ha assunto Coulson indipendentemente dalle voci che giravano su di lui, David Cameron non ha risposto». Infine, Owen Bowcott sottolinea che «di storie di giornalisti che pagano i poliziotti per ottenere informazioni su questo o quel caso, siamo pieni. Per quanto illegale non è una pratica priva di precedenti. Rimane il fatto – aggiunge – che penso che alla luce di ciò che sta emergendo nell’inchiesta su News of the World, parecchie saranno le carriere a rischio o compromesse a Scotland Yard».
Related Articles
Il giornalismo politico ha ancora un senso in una società che lo rifiuta?
Rendo merito al manifesto che ha la forza di continuare a farlo De profundis per la società dei clienti prigionieri. Fedele sotto la scorza burbera nutriva fedeltà profonde, come dimostra ul suo rapporto con «Repubblica». Ma anche il suo continuo ritorno alla resistenza. L’articolo sul trentennale del Manifesto, il 28 aprile 2001
Faceflop, il tramonto del social
Il titolo perde in Borsa, gli “amici” lasciano, la pubblicità non cresce. Il social network più celebre è in difficoltà . Ma è ancora leader Facebook La crisi del settimo anno
Si riapre la partita per i canali digitali lo Stato potrà incassare fino a 5 miliardi