Lavoro, addio certificati di malattia da domani solo comunicazioni online

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ROMA – Niente più certificato rosa per giustificare l’assenza per malattia dal posto di lavoro. Da domani, così come già  avviene per i dipendenti pubblici, anche per i lavoratori privati la carta sarà  sostituita dall’informatica. I medici di base saranno obbligati (alcuni già  lo facevano) all’invio telematico del certificato all’Inps che fornirà , come ricevuta, un numero di protocollo, utile sia al lavoratore che all’impresa per la verifica online delle certificazioni tramite il sito dell’Inps.
Si completa, così, la rivoluzione digitale voluta dal ministro Brunetta e contenuta nella circolare numero 4, firmata lo scorso 18 marzo anche dal ministro del lavoro Sacconi. Rivoluzione che coinvolge 17,5 milioni di lavoratori, tra statali e privati, non più costretti (oggi è l’ultimo giorno per la vecchia procedura) a spendere circa 7,5 euro per spedire le due raccomandate al datore di lavoro e all’Inps, entro massimo due giorni dall’inizio dell’assenza per malattia. Ma che riguarda anche 200 mila medici e 5 milioni di imprese.
Da aprile ad oggi sono stati quasi 15 milioni i certificati telematici spediti all’Inps (erano 12 milioni in tutto il 2010). Tuttavia, come segnala la Cgil, non tutti sono pronti. «Persistono carenze strutturali del sistema», fa notare Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici. «In particolare al pronto soccorso, nella specialistica ambulatoriale e nei ricoveri ospedalieri», non ancora attrezzati per la procedura telematica, al contrario degli altri medici «dotati delle necessarie risorse e senza ripercussioni sui tempi di attesa per i cittadini». Di conseguenza, prosegue Cozza, «da domani i lavoratori privati potranno avere quasi sempre il certificato di malattia online, quando si recano dal medico di famiglia, meno se chiamano la guardia medica e quasi mai se si recano al pronto soccorso o vengono ricoverati».
Da domani, dunque, «il datore di lavoro non potrà  più richiedere al proprio lavoratore l’invio della copia cartacea dell’attestazione di malattia – spiega il ministero della Pubblica amministrazione in una nota – ma dovrà  prendere visione delle attestazioni di malattia dei propri dipendenti avvalendosi dei servizi resi disponibili dall’Inps». Sarà  il medico di base, come detto, a trasmettere il certificato all’Inps tramite un sistema operativo chiamato Sac (Sistema di accoglienza centrale), rilasciandone copia al lavoratore ammalato o comunicandogli il numero di protocollo. Numero indispensabile, per lui e il suo datore, per visionare il certificato sul sito Inps.


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