Fiom sfila a Roma, Vendola aggredito verbalmente

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VENDOLA AGGREDITO
«Pezzo di m… Quelli di sabato non sono barbari, hai capito?». A margine della manifestazione Fiom di piazza del Popolo, un isolato ‘manifestante’ affronta a muso duro il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e leader di Sinistra e Libertà . Accade davanti al bar Canova, mentre Vendola sta lasciando la piazza affollata da migliaia di lavoratori. Un uomo dall’apparente età  di una cinquantina d’anni, capelli bianchi, borsa a tracolla, giubbotto anti-vento, gli si fa incontro e gli rinfaccia le parole con cui Vendola ha condannato gli incidenti provocati dai black bloc nella manifestazione di sabato scorso. Il cronista della Dire assiste alla scena. «Non ti devi permettere di dire che quelli di sabato erano barbari, hai capito?», intima lo sconosciuto a Vendola che rimane spiazzato. Il leader di Sel vorrebbe replicare ma quello non gli dà  spazio. «Perché quello che ci fanno a noi è giusto? Pezzo di merda, quei ragazzi non sono barbari», urla il ‘manifestante’ mentre si scaglia contro il presidente della Puglia. Riesce a spingerlo e vorrebbe andare oltre se non intervenisse prontamente il servizio di scorta di Vendola.

LEADER POLITICI IN PIAZZA

Presenti alla manifestazione molti leader politici: Nichi Vendola di Sel, Stefano Fassina, responsabile Pd per l’economia, Nipponi, dell’ Idv e il professore Stefano Rodotà . Grandi abbracci di tutti con il segretario della Cgil Sussanna Camusso e il leader della Fiom, Maurizio Landini, che parleranno per ultimi. Dal palco hanno parlato anche un rappresentante degli studenti e un poliziotto del Silp-Cgil, che hanno espresso solidarietà  ai lavoratori che non hanno potuto sfilare sabato scorso.

DI PIETRO: SCIOPERO SACROSANTO
«L’Italia dei Valori appoggia e sostiene lo sciopero dei lavoratori della Fiat, dell’indotto e di Fincantieri. Una nostra delegazione, guidata dal responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi, parteciperà  oggi al siti in di Roma, in piazza del Popolo: quella manifestazione che il sindaco Alemanno, con un`ordinanza anticostituzionale e antidemocratica, ha cercato inutilmente di impedire». E` quanto scrive sul suo blog il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «Marchionne – prosegue – è come uno che si siede al tavolo delle trattative con una pistola in mano e avverte: ‘Se non siete d’accordo con me, sparo’. La pistola è la minaccia di portare la Fiat via dall’Italia».

OLTRE UN MIGLIAIO PER SIT-IN A PIAZZA DEL POPOLO
Sono oltre un migliaio i lavoratori che affollano piazza del Popolo per il sit-in della Fiom a cui partecipano gli operai della Fiat e Fincantieri. Dal palco allestito in piazza, dove campeggia lo striscione “Democrazia, contrasto, lavoro, no a chiusure e licenziament”, intervengono diversi lavoratori in attesa del discorso del leader del sindacato Maurizio Landini.

INIZIATI GLI INTERVENTI SUL PALCO
Sono iniziati gli interventi dal palco. La prima a prendere la parola è Silvia, lavoratrice in Irisbus di Valle Ufita, azienda chiusa dalla Fiat ad ottobre, che da 107 giorni è in sciopero e in presidio permanente.
«Noi donne siamo solo il 10 % dei 700 lavoratori perché siamo entrate solo come categoria protetta, ma in questa lotta siamo diventate protagoniste e vogliamo continuare a lavorare. Marchonne non ci puo’ lasciare in mezzo a una strada».
Ora stanno parlando gli operai di fincantieri, breda menarini di bologna e di cnh di Imola, la prima fabbrica chiusa dalla Fiat.

A TORINO ADESIONI TRA 60 E 90% IN FABBRICHE FIAT
A Torino negli stabilimenti Fiat l’adesione, secondo la Fiom, è stata del 60% alla Powertrain, del 70% all’Iveco e del 95% all’Itca. La protesta ha interessato anche le aziende della componentistica dove ha aderito, sempre secondo la Fiom, il 75% all’Avio di Borgaretto, l’85% alla Daytech, una media del 70% nelle fabbriche del Canavese. «Siamo molto soddisfatti – commenta Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese – sia per l’adesione allo sciopero in un momento molto difficile, sia per l’alta partecipazione dei lavoratori alla manifestazione di Roma».

FIOM IN PIAZZA: DIFENDERE OVUNQUE CONTRATTI E DIRITTI
«Il lavoro è un bene comune, difendiamo ovunque contratti e diritti. A Pomigliano, Mirafiori…». È questo lo striscione di apertura del corteo, non autorizzato della Fiom, che attraverso villa Borghese si sta dirigendo a piazza del Popolo. L’organizzazione sindacale ha ottenuto il via libera soltanto ad una protesta stanziale nella piazza. Ma il leader Maurizio Landini, guidando il corteo, ha fatto notare che in qualche modo lì si deve arrivare.

LANDINI (Fiat): IN CORTEO VERSO PIAZZA POPOLO, NON POSSIAMO VOLARE
«In piazza del Popolo dobbiamo pur arrivarci, non possiamo mica volare». Così il leader della Fiom, Maurizio Landini, che sta alla testa del corteo delle tute blu della Cgil del gruppo Fiat e delle aziende della componentistica e dei dipendenti di Fincantieri. La manifestazione indetta oggi per protestare contro la politica delle relazioni industriali della Fiat, non è stata autorizzata e la mediazione che si è trovata alla fine è stata quella di organizzare un sit-in a piazza del Popolo. Ma i lavoratori si sono dati appuntamento a Porta Pinciana e stanno facendo un corteo improvvisato attraverso villa Borghese per raggiungere appunto piazza del Popolo. «Siamo in piazza per i metalmeccanici e non solo – ha spiegato Landini – perché possano continuare a battersi per cambiare questa situazione e anche per cambiare questo governo che sta facendo solo dei disastri per il lavoro e per il paese».

SI RIEMPIE PIAZZA DEL POPOLO
Stanno rispondendo in migliaia, operai, studenti e precari per la manifestazione indetta dalla Fiom-cgil in piazza del popolo a Roma. Ancora nessun intervento c’è stato dal grande palco montato nella storica piazza della capitale per la manifestazione che ha come slogan: «Democrazia, contratto, lavoro. no a chiusure e licenziamenti» e che fa esplicito riferimento allo sciopero generale di fincantieri, fiat e componentistica. molti gli operai metalmeccanici giunti da tutta Italia, dalla Campania, dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Sicilia. Una mobilitazione supportata anche dagli studenti universitari e liceali della capitale. Come previsto dall’ordinanza emanata dal sindaco Alemanno dopo i fatti del 15 ottobre scorso, la manifestazione si presenta ‘stanziale’ in piazza del Popolo, anche se un nutrito gruppo di manifestanti ha ovviato all’obbligo di restare nella piazza inscenando un breve corteo nel limitrofo piazzale Flaminio che ha provocato per qualche tempo il blocco di via del Muro Torto.

SITUAZIONE A PIAZZA DEL POPOLO
Una parte del corteo è già  arrivata in piazza del Popolo. il palco è sotto il Pincio. Stanno arrivando anche gli studenti. Il corteo è sfilato senza problemi, c’è pochissima polizia. Ci sono anche Casarini e altri esponenti dei centri sociali. L’inizio degli interventi è previsto per le 10.30. Prenderà  la parola un lavoratore per ogni stabilitmento di Fiat, Fincantieri e della componentistica. Nel Lazio lo sciopero dei lavoratori è generale.

SFILATA A VILLA BORGHESE
È partito da pochi minuti il ‘mini-corteo’ romano dei lavoratori di Fiat, Fincantieri e della componentistica attraverso Villa Borghese per arrivare a piazza del Popolo dove è prevista la manifestazione organizzata dalla Fiom. I lavoratori, al momento poche migliaia, sfilano dietro uno striscione con scritto ‘da Polignano a Mirafiori il lavoro è un bene comune. Difendiamo ovunque contratti e dirittì.

PULLMAN A ROMA
Sono oltre 40 i pullman che hanno raggiunto finora viale Washington in vista della manifestazione della Fiom prevista questa mattina in piazza del Popolo a Roma. In Questura è stato attivato il centro per la gestione della sicurezza dell’evento dedicato al monitoraggio del sit-in. Equipaggi delle forze dell’ordine sono previsti anche ai caselli autostradali per l’accesso in città  allo scopo di monitorare il flusso d’arrivi nelle aree dove si trovano le sedi dei palazzi delle istituzioni, già  presidiati da contingenti delle forze di polizia. Tutelati anche numerosi obiettivi sensibili.

INIZIATA LA MANIFESTAZIONE

Niente corteo, ma manifestazione sit-in in piazza del Popolo a Roma per la Fiom. Dopo gli scontri degli incappucciati anti-indignati sabato scorso a Roma i cortei in città  sono vietati e i metalmeccanici della Cgil, che avevano già  preannunciato lo sciopero sfilando per la capitale, hanno raggiunto un accordo con la Questura: sit in a piazza del Popolo. Dopo gli incidenti di sabato in un primo momento ogni manifestazione era stata vietata. Molte le adesioni, almeno un centinaio di pullman in arrivo. Lo sciopero è contro il piano industriale e contro i tagli della Fiat e Fincantieri «Riteniamo illegittima ma rispettiamo l’ordinanza di Alemanno» (vieta le manifestazioni a Roma per un mese), osserva il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. «La Fiom e la Cgil sono organizzazioni responsabili, rispettose di leggi e regole».

L’APPUNTAMENTO: ORARI E DOVE

L’appuntamento è di mattina, venerdì 21 ottobre, alle 9-9.30 a Porta Pinciana, sopra da piazza. Da lì gli operai scenderanno nella scenografica piazza. Lo sciopero riguarda solo la Fiom del gruppo Fiat/Fincantieri, salvo in Lazio dove interessa tutti i metalmeccanici. Oggi in Questura c’è stato un nuovo incontro. La sicurezza prevede una vigilanza speciale per le sedi istituzionali, nelle stazioni e nei punti d’arrivo dei manifestanti. Verrà  interdetta al traffico tutta l’area di Villa Borghese dalle 8.30 alle 14.30. Stesso giorno, stesso orario ma nei pressi del Ministero per le Infrastrutture, in zona Porta Pia, c’è un’altra manifestazione indetta dai lavoratori degli appalti ferroviari.

LANDINI, GOVERNO USA SCONTRI PER IMPEDIRE LIBERTà€

«Continuano ad arrivare adesioni alla manifestazione indetta dalla Fiom in occasione dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiat, della componentistica e della Fincantieri», segnala il leader delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini. «La manifestazione è aperta a tutti i soggetti che sostengono le nostre lotte, che condannano gli atti di violenza», aggiunge Landini. «Giudichiamo inaccettabile che, a causa degli episodi di violenza che condanniamo con forza, ai lavoratori Fiat e Fincantieri che rischiano il posto di lavoro, sia negato il diritto di manifestare. Il Governo tenta di utilizzare un fatto grave per impedire le libertà  e ridurre gli spazi democratici».

LE ADESIONI: PD, IDV, SEL, STUDENTI, PRECARI

Il responsabile economia del Pd, Stefano Fassina segnala che il Pd sarà  con le «migliaia di lavoratori e lavoratrici del gruppo Fiat, di Fincantieri, di Irisbus e di tante realtà  aziendali segnate da cassa integrazione, mobilità , precarietà , spesso con partecipazioni unitarie delle Rsu, saranno a piazza del Popolo, insieme a tanti giovani disoccupati ed inoccupati». Ci sarà  Sinistra Ecologia Libertà , dice Massimiliano Smeriglio, responsabile nazionale economia e lavoro di Sel. «Senza democrazia, in fabbrica come nella società , senza un progetto industriale che sappia traguardare la crisi, senza una discussione seria su Fiat e Fincantieri non c’à  l’alternativa». «L’Italia dei Valori sostiene la manifestazione della Fiom con una delegazione condividiamo le ragioni della protesta e saremo al fianco dei lavoratori della Fiat, dell’indotto auto e di Fincantieri», afferma il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Con la Fiom scendono in strada la Rete degli studenti e l’Unione degli universitari, il movimento dei precari organizzati.


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