Gruppo Espresso, crescono ricavi e pubblicità 

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MILANO – In un contesto che rimane difficile per il settore dell’industria editoriale, il gruppo editoriale L’Espresso va in controtendenza e nei primi nove mesi dell’anno vede tutti i fondamentali del bilancio in crescita. È, in sintesi, quanto emerge dalla comunicazione della società  dopo il consiglio di amministrazione di ieri che ha approvato i conti al 30 settembre. In particolare, oltre all’incremento di utili e fatturato, il gruppo ha visto salire la quota di ricavi pubblicitari.
Gli investimenti pubblicitari sono complessivamente in calo del 4% rispetto ai primi nove mesi del 2010: solo internet sale (+13,5%), mentre scendono tv (-4,7%), radio (-5,5%) e stampa (-6%). La raccolta dei quotidiani, poi, ha subito un calo dell’8,3% (-5,6% i quotidiani a pagamento).
In questa situazione, il gruppo editoriale L’Espresso, controllato da Cir – la holding della famiglia De Benedetti – ha visto i ricavi pubblicitari in crescita del 3,1,% a 380,7 milioni, mentre i ricavi diffusionali hanno sostanzialmente tenuto (-1,1% a 252,9 milioni). Nel complesso, il fatturato è salito 653,7 milioni, con una crescita del 2,2%. «La raccolta sui mezzi stampa del gruppo – si legge nella nota ufficiale – risulta in linea (+0,1%) con quella del corrispondente periodo del 2010, in un mercato che ha registrato una flessione significativa (-6% ad agosto)». Positiva anche la raccolta su Internet per tutte le testate del gruppo, in aumento del 14,1%, con un incremento degli utenti unici saliti a 1,9 milioni (+34,2%); viene confermata la leadership di Repubblica.it con un incremento di utenti unici arrivati a 1,6 milioni (+32,6%). La raccolta pubblicitaria delle radio del gruppo ha subito una flessione del 3,8%, comunque inferiore a quella registrata dal mercato nel suo complesso (-5,5% ad agosto).
Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 112 milioni, in aumento del 7,7% rispetto ai 104 milioni dei primi nove mesi del 2010. Il risultato netto consolidato è stato così pari a 41,4 milioni, contro i 36,3 milioni all’analogo periodo del 2010 (+14%). La posizione finanziaria netta, tenuto conto del pagamento dei dividendi per 29,8 milioni e l’acquisto di azioni proprie per 3,9 milioni, è passata dai 135 milioni del 31 dicembre 2010 ai 112 milioni del 30 settembre scorso.
Positivi anche i numero del terzo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è salito leggermente a 196,3 milioni (+1%), mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 4,3% a 30,5 milioni. Nettamente migliore il risultato dell’utile netto, che ha avuto un incremento del 28,5% a quota 9,9 milioni.
I numeri approvati ieri, salvo fatti del tutto inaspettati, fanno dire alla società  che verranno confermati gli obiettivi di crescita. Come si legge nel comunicato: «Malgrado l’ulteriore deterioramento del contesto economico, si prevede che il gruppo, in assenza di forti discontinuità  settoriali, possa confermare a fine anno risultati in miglioramento rispetto all’esercizio precedente».


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