Archivio Disarmo: “Difesa statunitense taglia il programma dei caccia F35″
ROMA –“La decisione del Dipartimento alla Difesa statunitense di riconsiderare il programma internazionale per la costruzione di nuovi caccia militari JSF F35, attuando un taglio di 400 miliardi di dollari (circa 307 miliardi di euro) mette in serio dubbio la sopravvivenza del programma stesso, di cui erano stati più volte criticati sia i costi crescenti sia le diverse criticità funzionali nei test ed evidenziate da un recente rapporto del 29 novembre 2011”. È l’allarme lanciato in una nota dall’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo. L’annuncio arriva a pochi giorni dal tam tam che ha percorso i media italiani sui costi elevati del progetto. L’acquisto previsto di 131 aerei, infatti, potrebbe costare alle tasche degli italiani oltre 15 miliardi di euro. Una ‘spesa’ che viene nuovamente messa in discussione dalle ultime posizioni del Difesa americana. “Questa decisione del Pentagono, se confermata – spiega l’Archivio Disarmo -, evidenzia la fondatezza delle perplessità e delle critiche avanzate da tempo in Italia. “Appare pertanto opportuno che in questo quadro sia riconsiderata la spesa per 15 miliardi di euro che l’Italia si appresta a sostenere nei prossimi anni per gli F35 – spiega Maurizio Simoncelli, vicepresidente dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo – anche alla luce di una necessaria revisione della politica della sicurezza nazionale e nell’ambito di un piano di necessaria trasparenza del bilancio della difesa. (ga) © Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Mosul quasi libera, ma sotto le macerie tanti civili
Iraq. L’Iran dice di avere le prove della morte di al-Baghdadi e il premier iracheno al-Abadi dà Daesh per finito. Ma in città si combatte ancora
Guerriglia palestinese in fiamme a Nablus la Tomba di Giuseppe Scontri a Gaza, 4 morti
Attacco al santuario venerato dagli ebrei. Abu Mazen: “Irresponsabile”. Fallisce il tentativo di Kerry di organizzare un faccia a faccia fra i due leader
«Sempre succubi degli Usa combattiamo per conto terzi»
Sulla notizia della guerra aerea italiana in Afghanistan abbiamo rivolto alcune domande a Gino Strada, fondatore di Emergency l’organizzazione umanitaria che è impegnata da sempre, non solo in Afghanistan, con un intervento sanitario diretto e coraggioso a soccorrere tutte le vittime, senza alcuna distinzione.
