Fiat e Coca Cola chiuse causa proteste

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Non si lavorerà  tutto il giorno a Melfi dove era già  prevista la cassa integrazione. Nella fabbrica lucana e alla Sevel l’attività  è rimasta sospesa anche al terzo turno di ieri. Quello di oggi è il quarto giorno senza lavoro negli stabilimenti Fiat: in tutto sono 12.600 le auto non prodotte in questi giorni di stop forzato. E causa sciopero degli autotrasportatori, ha deciso il fermo anche la Coca Cola. Coca-Cola Hbc Italia ha annunciato in un comunicato di essere stata costretta a fermare la produzione negli impianti di produzione di Marcianise (Caserta) e Rionero in Vulture (Potenza), dato che i blocchi sulla Napoli Brindisi impediscono l’arrivo di materie prime e l’uscita dei camion. I 130 dipendenti dei due siti sono stati messi in ferie obbligate. «Tale decisione – si legge nella nota – è stata dettata dall’impossibilità  di ricevere le materie prime necessarie per la produzione di bevande gassate e per l’imbottigliamento di acqua minerale e poter permettere il normale deflusso dei prodotti dai magazzini. A garanzia dei livelli occupazionali, dei servizi al consumatore, e nel rispetto degli impegni con i clienti, Coca-Cola Hbc Italia auspica di poter riprendere quanto prima la produzione».


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