Gli italiani voltano le spalle all’Adsl staccate 180 mila linee, meglio il mobile

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ROMA – Sarà  la voglia di risparmiare in tempo di crisi o la possibilità  di navigare ovunque con i propri smartphone, ma nell’ultimo anno 400 mila italiani hanno staccato la linea fissa. E così, per la prima volta, cala anche il numero di utenti con l’Adsl in casa o in ufficio: siamo a meno 180 mila utenti (nel terzo trimestre del 2011 rispetto al precedente). Il dato risulta dall’Osservatorio trimestrale che Agcom (Autorità  garante delle Comunicazioni) ha pubblicato ieri. Risultato paradossale: siamo già  agli ultimi posti in Europa per diffusione della banda larga fissa ed ora arretriamo ancora. Ci consoliamo con il boom di Internet su rete mobile. Agcom rileva che sono 18,1 milioni gli italiani a navigare in mobilità : con smartphone, tablet o chiavette. Erano 16,5 milioni un anno prima. E la stessa Commissione Ue ci pone ai primi posti per uso delle chiavette e sopra la media per Internet mobile, in generale. 
La banda larga mobile ha quindi superato quella fissa. La stessa Telecom Italia – per voce del presidente Franco Bernabè – ha affermato che il mercato Adsl ha smesso di crescere. E così Telecom cerca di rimediare. Potenzia ad esempio il cloud computing (servizi informatici alle aziende via Internet); e organizza corsi di Internet per anziani. 
«E’ davvero anomalo: in nessun altro Paese la banda larga fissa ha conosciuto un declino. E’ una peculiarità  italiana», commenta Francesco Sacco, managing director del centro di ricerca EntER dell’Università  Bocconi. «I motivi sono molteplici: navigare su mobile permette di risparmiare sui costi fissi – pratica utile in questa congiuntura- ma è anche più affine al modo di vivere e lavorare di molti italiani. Sempre in movimento», aggiunge. Pesa poi la passione, anche questa distintiva dell’Italia, per gli smartphone come l’iPhone o i Samsung Galaxy. «In Italia le cose nuove e davvero interessanti, su Internet, adesso sono accessibili da smartphone più che da computer: pensiamo alle tante applicazioni», continua Sacco. Sono 20 milioni gli italiani con uno smartphone (secondo Nielsen). «Non a caso sta crescendo anche la velocità  delle reti mobili nel nostro Paese, che sono quindi ormai una forte alternativa all’Adsl», conferma Filippo Renga, docente al Politecnico di Milano. 
Sarà  sempre più così, da noi: Telecom, Vodafone, Wind e 3 Italia investiranno un miliardo a testa nelle reti mobili di nuova generazione, da quest’anno in avanti. Restano in forse invece gli investimenti in reti a banda larghissima fissa, antica chimera per il nostro Paese.


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